LA SICILIA
29 DICEMBRE 2007
P. Empedocle. Dopo tanti episodi atroci contro i cani, ecco una storia dolce
Che bello Gastone con il cappotto
Francesco Di Mare
Porto Empedocle (AG). Nel paese in cui i cani randagi prima si ammazzano e poi si martirizzano c'è qualcuno che agisce in modo diverso. Con cuore, generosità e sensibilità.
Questa è la storia di Gastone, una bestiola che da circa un decennio bazzica pacifico in via Roma, raccogliendo le carezze e la stima di tutti gli empedoclini in transito nel «salotto» cittadino.
Cane buono d'animo e senza un padrone, ma con tanti papà adottivi. Tra questi c'è un tassista in attesa dei clienti davanti alla scuola elementare Pirandello. Per lui Gastone è come un figlio e, come un padre fa con il proprio figlio quando c'è freddo, lo copre per non farlo ammalare.
Ed ecco che il tassista ha acquistato un cappotto per bambini color blu e lo ha allacciato addosso al cane. Non è stata un'impresa facile, vista la pelosità del soggetto che, in nome della docilità che lo contraddistingue, non ha affatto rifiutato l'inatteso regalo natalizio.
Accade dunque che il randagio più amato di Porto Empedocle scorrazzi per il corso principale con il suo caldo cappotto in bella mostra. Ieri mattina, ad esempio, Gastone era comodante adagiato sotto il porticato del Municipio a fare da vice custode, incassando i complimenti anche per il suo «abbigliamento».
Una storia, quella di Gastone, che, dopo tanti episodi orribili riguardanti i cani di strada del paese marinaro, lascia pensare che convivenza e solidarietà tra uomo e bestia può esistere.