COMUNICATO STAMPA: JURKA INNOCENTE CONDANNATA ALL'ERGASTOLO
Oggi pomeriggio alcuni rappresentanti delle associazioni Animalmente, Enpa e No alla caccia hanno fatto visita a Jurka che oramai da alcuni mesi vegeta nel lager del Casteller. (Vicino alla città di Trento) Sembra essersi abituata. E' più tranquilla, mangia, dorme... cosa vogliamo di più? Ce lo chiederanno in molti. LA VOLEVAMO LIBERA, semplicemente. Libera di vivere secondo la sua natura selvaggia e meravigliosa, di esprimere tutta la sua intelligenza e potenza. Invece ora ci guarda sconfitta, rassegnata perché ha perso tutto. Chi l'ha rinchiusa invece ha tutto: famiglia, casa, una buona reputazione e la buona coscienza per avere tolto un pericolo dai boschi del Trentino. Jurka pericolosa? Sarebbe potuta diventarlo? Secoli fa venivano calpestati i diritti dei neri, li si trattava da schiavi. Fino a pochi decenni fa si credeva che le donne fossero esseri inferiori, la chiesa ha anche affermato che non avessero l'anima, così come oggi l'afferma per gli animali. E se ci sbagliassimo? Se scoprissimo che loro sono più collegati di noi con il Creatore di ogni forma di vita? Se fosse un uomo rinchiuso in un lager innocente lo lascieremmo semplicemente morire d'inedia o faremmo qualcosa? E perchè per un animale no? Non possiamo continuare a disporre degli animali a nostro piacimento! Se libera non potrà più essere, almeno impegnamoci a trovare un'area molto più grande dove vivono altri animali, dove crescano alberi ad alto fusto. Niente potrà ridare a Jurka la libertà e niente potrà colmare quel suo dolore espresso con urla strazianti quando ha tentato in ogni modo di fuggire dalla gabbia di San Romedio, attirata dal suo istinto materno che le diceva che i suoi figli avevano ancora bisogno di lei. Ma almeno diamole la possibilità di vivere con la dignità che le appartiene!
Anna Pilati, Antonio Russi, Giusi Ferrari
Vicepresidente
Movimento Vegetariano No alla Caccia Enpa Animalmente
www.no-alla-caccia.org
cell.347 053 11 08