IL RESTO DEL CARLINO
28 NOVEMBRE 2008
LA TRAGEDIA
Spara al cinghiale e colpisce l'amico
Muore cacciatore padre di due figli
E' successo nella frazione di Maciano di Pennabilli durante una battuta di caccia al cinghiale. La vittima, Biagio Pacini, 49 anni, è stato centrato alla gola da un proiettile sparato da 30 metri di distanza ed è morto sul colpo
Alessandro Mazzanti
Pennabilli (Pesaro-Urbino), 28 novembre 2008 - La caccia si conferma, anche nella nostra provincia, attività ad altissimo rischio. Lultimo incidente mortale è accaduto ieri alle 13 circa, nella frazione di Maciano di Pennabilli.
Due i cacciatori che stavano cacciando al cinghiale, attività, tra laltro, che nella giornata di giovedì è proibita, anche perchi al cinghiale è legale cacciare solo in squadra. La vittima si chiama Biagio Pacini, 49 anni, coltivatore diretto, sposato, due figli, un maschio e una femmina, residente in via Ville, a Maciano.
E stato colpito alla gola da un proiettile, quelli usati appunto per la caccia al cinghiale, sparato da circa 30/40 metri. Il proiettile sarebbe partito dal fucile calibro 12 del compagno di caccia del Pacini, Mauro Giannini, anche lui di Maciano, 40 anni. Luomo è morto sul colpo. La salma è composta allospedale di Novafeltria, a disposizione del giudice, che ha disposto lautopsia.
I carabinieri della Compagnia di Novafeltria stanno ricostruendo le fasi dellincidente, che al momento non paiono del tutto chiare. Mauro Giannini è stato sentito dai militari di Pennabilli, ma era sotto choc. Secondo una prima ricostruzione, il Giannini ha visto muovere qualcosa in lontananza ed ha sparato, colpendo Pacini.
La zona è molto impervia, piena di rovi. Anche se la visibilità era ottima la giornata era serena qualcosa ha ingannato Giannini. Il quale verrà indagato per omicidio colposo. Procede la procura di Pesaro, sostituto Massimo Di Patria.Tra laltro, il Pacini è persona che sfiora il metro e 90 cm.
''Mi pare strano dice un cacciatore che abbia sparato a quellaltezza''. I carabinieri ieri stavano cercando il proiettile. Biagini era tesserato con la Federcaccia di Molino di Bascio. Appassionato da una vita, era solito andare a caccia della lepre con il fratello e il padre. Al cinghiale, andava con la squadra. Da capire come mai ieri avessero deciso di andare da soli loro due. Pare che si siano fermati ieri mattina nel bar del paese per prendere un caffè, prima di iniziare.
Nella nostra provincia, nel giro di meno di un anno, sono stati tre gli incidenti di caccia mortali. Il 4 gennaio scorso Giordano Marchionni muore colpito dal compagno di caccia, durante una battuta illegale di caccia al cinghiale a Isola del Piano. Nello scorso settembre, il giorno 5, un mobiliere, Oddo Rapa, 64 anni, muore scivolando sul suo fucile, da cui parte un colpo, allApsella.Non a caso, si intitola ''Caccia. 23 morti e 47 feriti in tre mesi: non sono una notizia?'' la dichiarazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, parlamentari Radicali e del Pd, che chiamano in causa anche i feriti estranei allambiente dei cacciatori.''Mentre la maggioranza dicono infatti i due parlamentari si fa promotrice di uniniziativa legislativa per ampliare le specie cacciabili e la durata dellattività venatoria, pare che non siano interessanti i morti, anche di cittadini inermi, legati a questa attività. I cacciatori, infatti, oltre ad essere gli unici a poter passare e cacciare nelle proprietà private, avvicinandosi sempre troppo alle case, per quasi sei mesi allanno continuano ad essere un pericolo per la vita delle persone. Non preoccupano, evidentemente, i 23 morti e 46 feriti che, dal 1 settembre al 22 novembre 2008, sono stati vittime delle armi usate durante la caccia. Così hanno denunciato le associazioni ambientaliste, e in particolare lassociazione vittime della caccia, che ieri 27 novembre sono state audite in Commissione Ambiente al Senato''.