LIBERO
27 DICEMBRE 2007
La medicina del fututo? Quella degli scimpanzè
ROBERTO MANZOCCO
Scimpanzé dell'Uganda ? L'arte medica del futuro? Probabilmente quella degli scimpanzé. Da diversi mesi un gruppo di ricercatori francesi sta monitorando scrupolosamente la vita quotidiana degli scimpanzé dell'Uganda, allo scopo di capire quali erbe mediche essi assumano per curare le proprie malattie. E, grazie a questa ricerca, gli studiosi d'Oltralpe - Sabrina Kief e i suoi colleghi del Museo di Storia Naturale di Parigi - sono già riusciti ad individuare alcune molecole (presenti nelle piante officinali utilizzate dai suddetti primati) utili per il trattamento di diverse patologie, dalla malaria al cancro. Da tempo l'etologia ha mostrato come svariate specie animali siano in grado di curarsi da sole, ad esempio rinunciando per un certo periodo a determinati tipi di cibo o ingerendo specifiche erbe medicamentose; tuttavia le nostre conoscenze in merito alla "medicina degli animali" si sono mantenute fino ad ora a un livello poco più che nozionistico. Per sopperire a tale mancanza - e con la speranza di scoprire nuove molecole utili all'industria farmaceutica - la Kief e il suo team hanno iniziato (a partire dal gennaio del 2007) a seguire a passo a passo un gruppo di cinquanta scimpanzé che abita nella foresta di Kibale, in Uganda (un Paese entro i cui confini è presente una flora molto variegata). In pratica, ogni volta che gli studiosi francesi si accorgevano che uno scimpanzé si era ammalato, iniziavano a monitorare costantemente il suo comportamento, cercando di capire se le sue abitudini variassero in qualche modo. E i primi mesi di osservazione si sono dimostrati piuttosto fruttuosi; ad esempio osservando Yogi, uno scimpanzé che aveva contratto un'infezione intestinale provocata da parassiti, la Kief è riuscita a scoprire ben due piante contenenti molecole in grado di combattere tale condizione patologica. Secondo uno dei membri del team, Dennis Kamoga, «ciò che è più sorprendente è che queste scimmie non dispongono né di chimici né di laboratori; esse si limitano a raccogliere e ingerire piante di vario tipo fino a quando non ne scoprono alcune che le fanno guarire». Grazie all'involon taria collaborazione degli scimpanzé i ricercatori francesi sono riusciti a individuare e testare ben cento piante con proprietà curative (cioè che contengono molecole in grado di curare o comunque contrastare parassiti intestinali, febbri malariche, addirittura il cancro). La ricerca del team francese (la prima ad affrontare in modo sistematico il tema della "medicina degli animali") potrebbe avere ricadute praticamente immediate in campo medico, tanto che tutti gli enti coinvolti nel progetto hanno già firmato accordi relativi all'utilizzo delle "scoperte" effettuate dagli scimpanzé.