Carne in tavola. I primi giorni di gennaio sono sempre il periodo ideale per fare i bilanci sull'anno appena concluso e formulare i propositi per quello appena iniziato, vediamo di capire quante vite abbiamo ucciso l'anno scorso.
-Anno nuovo vita nuova. O meglio, vite nuove. Già, perché ne serviranno parecchie per rimpiazzare tutte quelle che abbiamo sterminato l'anno scorso.
-Siccome i primi giorni di gennaio sono sempre il periodo ideale per fare i bilanci sull'anno appena concluso e formulare i propositi per quello appena iniziato, vediamo di capire quante vite abbiamo ucciso l'anno scorso.
-Senza andare in guerra, senza organizzare attentati o chissà cosa; semplicemente sedendoci a tavola.
-Giusto per sfatare un altro dei falsi miti che circolano sempre in occasione di ogni discussione sul vegetarianesimo: «Tanto anche se smettessi di mangiare la carne io, la situazione non cambierebbe». Non è mai esistita affermazione più falsa.
-Le cifre sono sempre da prendere con le molle. Si calcola comunque che una persona, in Italia, nell'arco di una vita riesca a mangiare in tutto 14 bovini, 23 suini, 45 tacchini e 1.100 polli. Il calcolo è fatto considerando una media annuale di circa 80 chili di carne.
-Vediamo allora in particolare questi 80 chili dell'anno scorso.
-Le carni sarebbero così suddivise
(Le fonti sono: sito ufficiale di Amadori; IHA ricerche di mercato; UNA unione nazionale avicoltori):
Ovine e caprine kg 1.5
Bovine kg 26.9
Suine kg 26.3
Conigli e selvaggina kg 3.4
Avicole kg 17.1
Equine kg 1
Altre kg 3.5
-Salvo qualche improbabile eccezione, dunque, l'anno scorso non siamo riusciti da soli a mangiarci (quindi ammazzare) né un intero bovino né un intero suino. Abbiamo dovuto dividere la responsabilità con altri, magari i familiari (l'ideale da questo punto di vista è una famiglia di 4 persone).
-Ma di polli possiamo stare sicuri di essere riusciti a sterminarne abbastanza. A prima vista uno potrebbe anche pensare che se avesse rinunciato ai suoi 17 chili di carni avicole, in fondo, non avrebbe poi salvato la vita a molti polli. Forse perché non si rende conto dell'entità di quella strage il cui bilancio parla di 372.190.000 capi avicoli macellati in Italia in un anno (dato riferito al 2006, ma non credo che nel 2007 le cose siano cambiate di molto). La produzione italiana di carni di pollame (sempre nel 2006) è risultata pari a 1.048,800 tonnellate. E questo massacro è finalizzato proprio ad assicurarci quei 17 chili per ognuno di noi.
-Nel calcolo della strage dell'anno scorso non sono stati conteggiati i pesci che abbiamo ucciso. Ma su quelli è più difficile reperire dei dati.
-Sarebbe bello spiegare ai bambini che il presepe non è solo il simbolo del Natale. Il presepe, tra un bue, un asinello (consideriamolo come un maiale) e gli altri animali, rappresenta anche tutto quello che ci siamo mangiati nel corso dell'anno scorso. Tutte le vite che abbiamo prima torturato (negli allevamenti) e poi ucciso. Nel 2008 ogni volta prima di sederci a tavola magari ripensiamo un attimo a quel presepe.
Fonte: 9 gennaio 2008 - Nicola Gogoli
Corriere Romagna - 07 gennaio 2008