Vi posto una riflessione sui diritti degli animali:
Elezioni e diritti degli animali
Il mio voto a quattro zampe: annullo la scheda
26 febbraio 2008 - Nicola Gogoli
Fonte: Corriere di Romagna - 24 febbraio 2008
Dopo anni di convivenza spensierata, Gogol mi ha voluto miagolare di politica. Gogol è l'amico a quattro zampe, di specie felina, con cui condivido l'appartamento ormai da tanto tempo. Non ricordo neanche chi dei due abbia occupato per primo la nostra tana cittadina, quindi non so dire, a rigor di diritto, chi dei due ospita l'altro. Ma la cosa non ha importanza. Gogol non ha diritti. O meglio, i pochi che ha, glieli abbiamo concessi noi umani. Naturalmente Gogol non ha il diritto di voto e per quanto possa miagolare forte non ha voce in politica. Così ormai da tempo mi sono assunto io il dovere di cercare di tutelare con il mio voto anche i suoi diritti. Per questo l'altra sera mi ha miagolato una domanda su chi avrei votato alle prossime elezioni. Gli ho risposto che nessuno dei due schieramenti, finora, si era espresso in qualche modo sui diritti degli animali. Anzi, che probabilmente il tema sarebbe rimasto fuori dalla campagna elettorale. Lui ha sbuffato leggermente e mi ha miagolato che invece il tema dei diritti degli animali era purtroppo già ben drammaticamente presente in campagna elettorale. Il centrodestra ha festeggiato la caduta di Prodi organizzando banchetti in piazza per distribuire mortadella. La mortadella, mi ha fatto osservare Gogol, non cresce sugli alberi. I banchetti ironici contro Prodi, in realtà, erano il risultato dell'ennesima strage di maiali. Totalmente gratuita (non esiste comunque un prezzo delle stragi). E se il premier invece che "mortadella" fosse stato soprannominato "delfino", cosa avrebbero fatto per dileggiarlo? Una grigliata al Delfinario?
Ho detto a Gogol che allora avrei votato per il centro sinistra. Gogol ha sbuffato di nuovo e mi ha mostrato uno dei menu dei pranzi elettorali che Veltroni sta organizzando in giro per l'Italia (ad esempio a Rimini: strozzapreti al ragù di carne e roast beef).
Gogol non è così ingenuo da pensare che dall'oggi al domani la gente possa smettere di uccidere animali e mangiarne i cadaveri. Non si aspetta neanche che un partito possa candidarsi alle elezioni presentando un programma vegetariano. Sa che i partiti devono pensare all'economia e al benessere dei cittadini umani, prima di tutto. Ma chiede almeno un po' di rispetto. Perché per festeggiare una vittoria politica o per raccogliere consensi e contributi elettorali c'è bisogno di questi spargimenti pubblici di sangue animale? Non si poteva offrire bruschetta ai banchetti del centrodestra e mangiare piadina e rucola ai pranzi di Veltroni? Almeno in campagna elettorale, i politici non potrebbero badare a scannarsi tra di loro senza bisogno di scannare le altre creature innocenti? Solo perché oltre a non parlare come noi, gli animali non umani non votano neanche?
Gogol non vota, ma io sì. E per quanto possa valere niente il mio singolo voto, per chi devo votare, adesso? Per chi ne ha ammazzati meno durante la campagna elettorale?
Gogol mi ha fatto una proposta. Se voi vegetariani siete così tanti come dite, mi ha miagolato, perché non provate a farglielo sapere? Da quanto si è visto nelle ultime elezioni, le schede nulle sono quelle che richiamano la maggiore attenzione. Vengono contate e ricontate, controllate e ricontrollate per mesi se non per anni. Se annullaste le schede scrivendoci sopra "vegetariano", mi ha miagolato Gogol, forse qualcuno si renderebbe conto di quanti siete. E alle prossime elezioni vi terrebbe più in considerazione. Soprattutto se la vittoria di uno schieramento, anche in questo caso, dipendesse da pochi voti. A noi animali, ha concluso Gogol, continuerebbero ad ammazzarci ugualmente, ma almeno a voi risparmierebbero lo spettacolo delle carneficine pubbliche.
Che saggezza il mio amico Gogol. E pensate che lui in fondo è un gatto, uno degli animali fortunati perché sanno fare le fusa e hanno il muso simpatico. Potrebbe anche non perdere tempo per difendere la causa di altri animali, come maiali (mortadelle) o manzi (roast beef). Ma non ce la fa. Sa che maiali e manzi sono animali come lui. E come noi. Però non votano.