IL TIRRENO
21 MARZO 2008
Alberghi e ristoranti anticipano le norme allo studio in Regione
Sorpresa: i cani da noi sono già accettati
David Meccoli
MONTECATINI (PT). +Pronto? Vorrei prenotare un tavolo per cena. Siamo io, mia moglie e Fido;. Se passerà una nuova normativa regionale che consente laccesso agli animali domestici in tutti i luoghi pubblici questa potrebbe essere una frase che dovremo abituarci a sentire. La proposta di legge prevede, tra le altre cose, la possibilità di accedere agli animali da compagnia negli esercizi pubblici, commerciali e nei locali e uffici aperti al pubblico. La stessa proposta fa divieto, allart. 27, di introdurre cani, gatti e altri animali nei locali destinati alla produzione, preparazione, confezionamento, deposito e vendita allingrosso di generi alimentari. Inoltre, i proprietari che conducono gli animali nei suddetti esercizi, locali e uffici, dovranno farlo usando sia guinzaglio che museruola, avendo inoltre cura che non sporchino e che non creino disturbo o danno alcuno. Previsto infine anche lobbligo di dimostrare lo stato di salute dellanimale attraverso lesibizione di una tessera sanitaria che certifichi le vaccinazioni eseguite. La legge sta seguendo il suo iter in consiglio regionale, ma sembra ormai in dirittura darrivo ed entro questa estate potrebbe essere approvata da unampia maggioranza ed entrare immediatamente in vigore. Fine di un lungo apartheid o inizio di un nuovo scontro in cui gli animali faranno solo la parte degli spettatori? +Io ho tre cani che adoro e mia figlia possiede diversi gatti - dice Renzo Bertini, presidente Confcommercio e gestore delle Panteraie - ma in un locale da ballo proprio no. Non si tratta di volere o meno bene ai cani, ma di una situazione che diventerebbe, oggettivamente, ingestibile. Magari in un piccolo ristorante la cosa sarebbe possibile, ma non è che per non abbandonare un cane lo devo portare in discoteca. Non fosse altro che per una questione di igiene e di esigenze fisiologiche: il dobermann non può certo andare nel bagno dei maschi...;. Eppure cè la crisi, gestori di pubblici esercizi e commercianti da tempo si lamentano di riuscire a malapena a coprire le spese. Non diciamo che in un bar o in un ristorante debbano entrare cani e porci (ci venga passata la battutaccia...), ma forse potersi portare il cane o il gatto al seguito potrebbe essere un incentivo a uscire di casa. +Ma sì che accettiamo già tutti, anche se hanno un animale domestico;, dice il presidente della Confesercenti Claudio Chimenti, che gestisce il ristorante Corsaro verde di piazza Venti Settembre. +Io, che in passato ho avuto a più riprese animali da compagnia, ho sempre trovato difficoltà nel muovermi e nel venire accettato in trattoria. Ma da noi e in molti altri ristoranti in città, non cè nessun divieto dingresso. Limportante è avere un certo buonsenso e cautela da parte dei padroni: il cane dovrebbe stare per esempio sotto il tavolo, meglio ancora se, in estate, nei posti allaperto. E poi devono essere ben regolamentati i fattori igienici. Ma, in definitiva, vedo questa legge favorevolmente;. E anche negli alberghi sembra che Fido e Garfield siano accettati senza problemi. +Quasi tutti i nostri associati accettano animali domestici - dice il presidente degli albergatori aderenti allApam, Giuseppe Boldrini - e solo se il titolare, per una sua precisa politica commerciale, non vuole, allora il cane non entra. Ma ormai si cerca di colpire tutte le nicchie di mercato e non fanno certo eccezione i proprietari di animali da compagnia;. E con i pubblici spettacoli come la mettiamo? Come la prenderebbe un appassionato di lirica con il guaire di un cane nel bel mezzo di un acuto? Qui, i gestori di cinema e teatri la pensano in maniera simmetrica. +Se passasse una legge - dice Maria Giulia Grazzini, del cinema Imperiale - che consentisse laccesso degli animali in sala sarebbe un bel problema. Abbiamo le sedie di velluto, la moquette per terra: tecnicamente è impossibile accoglierli. Dove potremmo metterli? Va bene una legge che tuteli cani e gatti, ma che specifichi anche come accoglierli senza creare problemi;. +Io ho tre cani - specifica Marco Cardelli, gestore del Teatro Verdi - e figuriamoci se non gli voglio bene. Sono quindi la persona meno adatta per parlare di questo argomento. Ma obiettivamente, a teatro sarebbe un po dura. E se i cani cominciano ad abbaiare tutti insieme? Meno problemi ci sono nei ristoranti e infatti già sono ben accetti sia alla Cascina che a Villa Patrizia, le altre strutture che abbiamo in gestione;. E qualche dubbio affiora anche in chi, con i cani e i gatti, ha a che fare tutti i giorni. +Da una parte - spiega Francesca Magrini, vicepresidente del canile Hermada - plaudiamo a questa nuova sensibilità nei confronti degli animali e al nuovo approccio che questi avranno con luomo. Ma dallaltra non possiamo fare a meno di osservare che questa legge, se fosse approvata, andrebbe a risolvere solo problemi accessori e non fondamentali. Si dice infatti che potrebbe servire a combattere il randagismo, ma si dimentica che i canili si riempiono non con gli abbandoni estivi, ma con le cucciolate incontrollate. E poi, chi ha la mentalità dellabbandono, lo fa a prescindere da qualsiasi facilitazione