HO RICEVUTO QUESTO MESSAGGIO, CREDO SIA IMPORTANTE FARE UN PRESIDIO DAVANTI ALL'AMBASCIATA DELLA SVIZZERA PERCHE' QUESTA VERGOGNA IN EUROPA DEVE FINIRE... AURELIO COSA NE PENSI? IO NON CREDO CHE LA LETTERINA SERVA A QUALCOSA. MI PUOI DARE ALTRE INFO SU QUESTA VICENDA?
TOGLI GLI INDIRIZZI SE E' VIETATO PUBBLICARLI, AD OGNI MODO SONO PUBBLICI...
Nel Canton Ticino, in Svizzera un dogo argentino in giovane età, nei giorni scorsi si è reso protagonista di un atto di aggressione verso il suo padrone. La stampa ticinese ha riportato a caratteri cubitali l’evento, evitando pero’ di scrivere la vera dinamica dei fatti.
Il cane era di proprietà di una persona con dei problemi di salute che lo maltrattava sistematicamente. Inoltre non è stato riportato che il dogo è sordo, che l’uomo che lo deteneva gli aveva spento una sigaretta nell’orecchio e per questo motivo il cane si è solo difeso.
Questo cane è ora affidato alla protezione animali di Bellinzona in attesa dei test comportamentali che verranno effettuati dalla veterinaria Elena Stern Balestra, la stessa che nel 2006 decise per l’uccisione (eutanasia è solo una parola di comodo, per mettere a tacere le coscienze!) di tre pitbull ritenuti aggressivi. Insomma ci sembra chiaro che il destino del dogo maltrattato è già segnato.
In un paese che si definisce civile e moderno accade dunque che un cane sano, a parte la sua sordità, venga soppresso, non ritenuto idoneo a vivere in società solo perchè ha giustamente reagito al maltrattamento subito dal suo padrone che poi l’ha scaricato in un canile non assumendosi la responsabilità di quanto fatto. Ci chiediamo anche se questo uomo che si è macchiato di reati penali quali il maltrattamento di animali verrà denunciato alle competenti autorità.
Questo altro non è che un assasinio di stato commissionato da una legge ingiusta che permette l’uccisione di un essere senziente che altra colpa non ha che quella di aver reagito ai continui abusi subiti.
Per un essere umano si chiamerebbe “legittima difesa”. Per un animale invece si tratta di una colpa così grave da espiare con la propria morte.
Senza dimenticare poi un’altra recente storia d’uccisione ingiustificata di un animale domestico da parte delle autorità ticinesi. Un cane proveniente dall’Italia infatti è stato soppresso poche settimane fa’ perché la sua nuova padrona svizzera, madre di due bambini e residente a Tenero l’ha ritenuto aggressivo nei confronti dei figli. Tale cane è stato dichiarato “non conforme” senza nemmeno l’ausilio dei test comportamentali tanto decantati dall’ufficio del veterinario cantonale come unico mezzo per decidere di fatto la sorte di un cane.
Ne hanno anche parlato lungamente i giornali italiani e la popolazione zoofila-animalista della penisola si era rivoltata di fronte a quella che è stata solo l’ennesima uccisione su commissione.
Per questi motivi vogliamo protestare e far sentire la nostra voce. Vogliamo evitare una nuova morte inutile. Vogliamo anche cercare di sensibilizzare le coscienze dei ticinesi e degli svizzeri su questa pratica barbarica e anacronistica delle uccisioni compiacenti e sottaciute.
I cani, maltrattati o non, con problemi di comportamento, sono recuperabili e l’Italia ha dimostrato di essere sensibile e all’avanguardia aprendo dei centri di recupero proprio per questo tipo di animali dal vissuto particolare (es: i cani combattenti sottratti alla mafia) e riuscendo nella maggior parte dei casi a riabilitare completamente l’animale e farlo ritornare a vivere serenamente all’interno della società.
Per il dogo si sono gia' attivati dei volontari disposti ad accoglierlo e seguirne la riabilitazione e per dargli un futuro sereno e degno.
Vogliamo che questa brutta vicenda di sofferenza animale divenga un esempio per il futuro, per arrivare ad una legge piu' severa in materia di soppressione e che questo dogo sia portavoce di tutti i cani e gatti uccisi nel silenzio dell' indifferenza e dell' ipocrisia in Svizzera.
E’ ora che il cittadino ticinese e svizzero dica basta a tutto questo.
Scriviamo il nostro pensiero, la nostra rabbia e la nostra delusione ai veterinari cantonali all’indirizzo:
Lettera tipo assolutamente da modificare e personalizzare:
Siamo a conoscenza che nel canile cantonale di Bellinzona è rinchiuso un cane di razza dogo argentino, in atteso di "sentenza" in quanto avrebbe aggredito il suo padrone. Da ciò che ci è stato riferito il cane in questione sarebbe stato oggetto di maltrattamenti dal suo proprietario e quindi è da stabilire se è realmente un cane aggressivo o più semplicemente come capita spesso, è la vittima innocente di comportamenti violenti da parte di persone irresponsabili e come al solito sarà l'unico a pagarne le conseguenze. In Svizzera non esiste una legge che protegge gli animali d'affezione, che possono venire soppressi nei canili anche per futili motivi, e questo vuoto legislativo pone esseri senzienti alla completa mercé di veterinari cantonali che ne possono decidere il loro destino senza alcuna limitazione e naturalmente che commette un reato di maltrattamento non viene mai punito.
Chiediamo che il dogo argentino in questione venga salvato e che possa essere affidato alle cure di un comportamentalista in grado di valutarne l'indole e il comportamento e se possibile al più presto possa avere un'altra possibilità. Ma se anche non potesse più essere adottato, possa comunque essere tenuto in vita in uno dei lindi e ordinati canili Svizzeri, che spesso sono solo prigioni per detenere prigionieri nel braccio della morte che li porterà alla soppressione.
Tutto questo deve finire! La Svizzera si deve adeguare ad altri paesi con leggi che non permettono queste stragi. Gli animali non sono oggetti e le protezioni animali dovrebbero appunto "proteggere" gli animali e non aiutare chi li vuole sopprimere.
Grazie per l'attenzione
Nome e Cognome
Città - Nazione
luca.bacciarini@ti.ch (Luca Bacciarini sostituto veterianario cantonale)
dss-uvc@ti.ch (Tullio Vanzetti, veterinario cantonale)
0041/91.814.41.00
info@spab.ch (Società protezione animali di Bellinzona)
Protezione degli Animali
Casella Postale 2646
6500 Bellinzona
Stern Elena (-Balestra) veterinario comportamentalista
6558 Lostallo
Telefono:
091 830 17 19
Consolato Svizzero in Italia:
mil.consolato@eda.admin.ch
Consolato generale di Svizzera
Via Palestro 2, 20121 Milano MI
Tel. +39 02 77 79 161
Fax +39 02 76 01 42 96
Mandiamo in copia ai giornali ticinesi la nostra lettera di protesta:
Corriere del Ticino: cdt@cdt.ch
La Regione: cantone@laregione.ch
Giornale del Popolo: ticino@gdp.ch
Il Caffè: caffe@caffe.ch
gruppo di indirizzi con la (,)
luca.bacciarini@ti.ch,dss-uvc@ti.ch,info@spab.ch,mil.consolato@eda.admin.ch
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luca.bacciarini@ti.ch;dss-uvc@ti.ch;info@spab.ch;mil.consolato@eda.admin.ch