Animalieanimali
18 LUGLIO 2007
SCOPERTA IN BRASILE STRAGE CLANDESTINA DI DELFINI
I pescatori filmavano la mattanza.
Non solo ammazzavano indiscriminatamente i delfini, ma filmavano anche la mattanza. E per questo, alcuni pescatori di frodo dello stato di Amapà, nord del Brasile, affacciato sull'Oceano Atlantico, adesso sono finiti sotto inchiesta e sono attualmente ricercati.
La strage dei mammiferi, la cui caccia è vietata, è stata scoperta da tecnici dell'Ibama, l'Istituto brasiliano che si occupa dell'ambiente e della preservazione, entrato in possesso delle drammatiche immagini, poi mostrate ieri dal telegiornale nazionale della Tv Globo.
I funzionari dell'Ibama hanno scoperto che l'equipaggio di una sola barca è riuscito a catturare e uccidere 83 delfini. Ma i casi sarebbero molti di piú.
Nell'episodio testimonianzto dal filmato la carne non ha neppure raggiungto neanche la terraferma, ma era venduta in alto mare ad altre imbarcazioni come esca. La caccia abusiva dei delfini è un crimine punibile con ðene fino a un anno e mezzo di carcere: ed è quello che, oltre a una multa salata, rischiano orá i pescatori incriminati. Carne di delfino è peró venduta anche nel mercato di Belem, capitale dello stato amazzonico del Parà.
Non solo carne, peró. Nel mercato illegale trovano spazio anche i denti, usati come bigiotteria, e persino gli occhi, ai quali una credenza popolare conferisce il potere di spingere una donna nelle braccia del suo pretendente.
Romulo Neto, ricercatore dell'Istituto Chico Mendes, denuncia questa situazione: "Non solo bisogna educare i pescatori a non cacciare nelle zone protette e fiscalizzare accuratamente quei tratti di costa, ma siamo costretti anche combattere contro una cultura che permette questi crimini".