questo è un "articolo" scritto da un coglione che gia in molti hanno provveduto ad insultare ... se volete leggere.
BAMBINO SBRANATO DAL BRANCO: LA DITTATURA DEGLI ANIMALISTI
Dopo la morte di un bambino di dieci anni, barbaramente straziato da un branco di cani randagi, a Modica, in Sicilia, è scattata l’emergenza, anche perché i cani-killer continuano ad attaccare l’uomo. L’ultima vittima una turista tedesca di 24 anni aggredita sul lungomare e ora in gravi condizioni. Il sindaco del piccolo paese siciliano è stato addirittura costretto a dichiarare l’evacuazione della zona. Solo dopo questa ennesima tragedia, pensate, la Procura di Modica ha autorizzato i Carabinieri ad abbattere gli animali, e non solo a catturarli. Se i fatti trattati non fossero tragici, a noi verrebbe quasi da ridere a pensare alla stupidità umana.
Una emergenza randagismo che potrebbe essere debellata in poco tempo semplicemente abbattendo migliaia di animali fuori controllo pericolosi per l’intera collettività. Ma si sa che in Italia le cose, e le leggi, vanno alla rovescia.
Mentre lo Stato di polizia berlusconiano scatena la sua repressione su inermi cittadini (legge fini-giovanardi, antimovida etc.), uccidere un cane pericoloso viene considerato un reato gravissimo, soprattutto moralmente.
Tutta colpa della sottocultura pseudoanimalista che pretende di innalzare la vita delle bestie al livello della dignità di una vita umana, ed anche di più. Lo stesso discorso vale per le cosiddette razze pericolose che sciagurati padroni non si preoccupano di tener lontano dal resto della collettività. Un cane rabbioso e di grossa taglia, con i suoi denti lunghi ed appuntiti, non è niente di diverso da una bestia selvatica (tigri, leoni etc.), una vera e propria pistola carica puntata su chiunque, adulto o bambino.
Ma la vita di un cane vale più di quella di un uomo, almeno per padroni e animalisti, le cui associazioni si oppongono ad una soluzione definitiva del problema, mentre straparlano di illegalità dei comuni che dovrebbero costruire più canili, non solo con funzione “
detentiva” ma anche di “reinserimento” degli animali (sic!).
Certo, la gente con la crisi economica perde casa e lavoro e noi dovremmo pensare a costruire alberghi per cani. La situazione è talmente folle che nella inquinata e trafficatissima capitale si è sul punto di cancellare le storiche botticelle trainate dai cavalli, perché questi ultimi soffrirebbero il caos cittadino. Ma di migliorare la qualità della vita nelle città, riscoprendo animali e natura, neanche a parlarne.
17 marzo 2009
di Domenico Camodeca