I cani hanno un'anima???

MYSTERIUM
6 DICEMBRE 2007

I Cani hanno un'anima ?

Chiunque abbia posseduto o possegga un cane si è domandato almeno una volta se questi animali posseggano oltre alla dote di un'intelligenza notevole, anche un'anima, nel senso di sentimenti, passioni, sensibilità, propensioni caratteriali. E credo che quasi tutti si siano dati una risposta affermativa. Anche se come ciò avvenga o in base a quali qualità 'canine' nessuno lo sa. Quelli che credono ciecamente nella teoria evoluzionistica ritengono che questa particolare sintonia tra uomo e cane sia il frutto di migliaia e migliaia di anni di 'convivenza' che hanno portato uomo e cane, cane e uomo a 'scambiarsi' informazioni e caratteri. Quelli che non si accontentano di questa spiegazione sostengono che c'è di più e che ciò dovrebbe valere anche per la mucca, o la capra che hanno condiviso con l'uomo lo stesso lunghissimo percorso di 'addomesticamento.'Quel che è certo, è che c'è qualcosa di misterioso e di suggestivo nel modo in cui un cane si relaziona al suo padrone, in cui comunica con lui, in cui condivide stati d'animo, umori...E qui l'elenco aneddotico potrebbe farsi lunghissimo, eterno, perchè credo che qualunque padrone di cane avrebbe qualcosa da raccontare.Anche i grandi scrittori non sono rimasti immuni da questo fascino da questa suggestione. Ricordiamo solo il "Padrone e Cane" di Thomas Mann.
Per questo non mi meraviglio quando - sempre più spesso - scopro di sepolture di cani, da parte dei propri padroni, che hanno dedicato ai loro amati compagni a quattro zampe tanto di lapidi, con scritte dedicatorie..Sono animali veramente unici, preziosi. E, lo ripeto ancora, misteriosi..

Proprio ieri ho partecipato ad un workshop su LA COSCIENZA NELLE SCIENZE COGNITIVE, ho seguito il panel su "La coscienza negli animali" a cura di Simone Gozzano, Mario De Caro, Felice Cimatti (sono tutti professori universitari nell'ambito interdisciplinare delle scienze cognitive che si intrecciano con la neuropscicologia, la coscienza artificiale, la fenomenologia della percezione ed altre discipline come l'antropologia, la zoosemiotica, la psicologia ect.).
Insomma per farla breve sono proprio tutti d'accordo che negli animali, a livelli più o meno sviluppati e raffinati esiste una coscienza nel senso vero e proprio della parola, oltre ad essere già riconosciuti come esseri senzienti.
Purtroppo per la nostra confessione religiosa istituzionale, come per altre, non viene ricosciuto che questi abbiano una coscienza né un anima.....
A quando la rivoluzione galileiana per rovesciare il paradigma dell'antropocentrismo?
Claudia

kurtclaudia ha scritto:

Proprio ieri ho partecipato ad un workshop su LA COSCIENZA NELLE SCIENZE COGNITIVE, ho seguito il panel su "La coscienza negli animali" a cura di Simone Gozzano, Mario De Caro, Felice Cimatti (sono tutti professori universitari nell'ambito interdisciplinare delle scienze cognitive che si intrecciano con la neuropscicologia, la coscienza artificiale, la fenomenologia della percezione ed altre discipline come l'antropologia, la zoosemiotica, la psicologia ect.).
Insomma per farla breve sono proprio tutti d'accordo che negli animali, a livelli più o meno sviluppati e raffinati esiste una coscienza nel senso vero e proprio della parola, oltre ad essere già riconosciuti come esseri senzienti.
Purtroppo per la nostra confessione religiosa istituzionale, come per altre, non viene ricosciuto che questi abbiano una coscienza né un anima.....
A quando la rivoluzione galileiana per rovesciare il paradigma dell'antropocentrismo?
Claudia

Che dire se non concordare pienamente???? io penso che il rapporto con l'uomo si possaa instaurare con tutti gli animali , certo a livelli differenti, ma anche con un ratto, come ben sappiamo o con un maialino...