(ANSA) - TERNI, 30 LUG - Accordi per la mobilita' venatoria e caccia al cinghiale sono stati raggiunti tra la Provincia di Terni e quelle di Viterbo, Rieti e Roma. L'intesa e' stata siglata con largo anticipo rispetto allo scorso anno, hanno spiegato il presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli e l'assessore alla caccia Gianni Pelini, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il presidente dell'ambito territoriale di caccia numero 3, Giovanni Eroli, ed una folta rappresentanza delle associazioni venatorie.
L'obiettivo raggiunto - e' stato sottolineato - ha consentito di fornire certezze e di ribadire i positivi risultati gia' consolidati che daranno la possibilita' ai cacciatori ternani ed umbri di usufruire di secondi ambiti e delle residenze venatorie richieste. Sono sostanzialmente confermati gli accordi raggiunti negli scorsi anni, con un sensibile aumento dei posti disponibili per i cacciatori umbri. Questo risultato e' stato possibile - e' stato detto - grazie a un calendario venatorio molto simile a quelli di Toscana e Lazio.
La Regione Lazio ha concesso 200 posti giornalieri per la caccia alla selvaggina migratoria dal primo ottobre, grazie al sistema delle teleprenotazioni. Si e' cosi' passati da 1.000 a 1.200 posti disponibili.
Resta ancora qualche disomogeneita' nei calendari venatori sull'apertura della caccia al cinghiale, fissata al primo ottobre in Umbria e per il primo novembre nelle regioni limitrofe. Nonostante la richiesta fatta dalla Provincia di Terni alla Regione Umbria, il calendario - e' stato detto - non e' ancora stato uniformato. Anche questo obiettivo sara' centrato nella prossima stagione venatoria, hanno affermato Cavicchioli e Pelini.
Tra le novita' introdotte il nuovo tesserino venatorio, la piena applicazione del regolamento della caccia al cinghiale ed il nuovo piano faunistico provinciale. (ANSA).