IL TIRRENO
28 MARZO 2008
Si apre il processo per il gatto ucciso
CAPEZZANO (LU). Laccusa è pesante: quella di aver ucciso a bastonate il gatto della vicina di casa. Una vicenda, consumatasi due anni fa a Capezzano, che è approdata ieri mattina nellaula del Tribunale per ludienza di smistamento davanti al giudice monocratico Nidia Genovese. Limputato, Giovanni Iacopinelli, dovrà difendersi dalle dure accuse da parte della vicina, G.F., che si è costituita parte civile (tutelata dallavvocato Francesca Della Maggiore) insieme ai rappresentanti dellassociazione Sos Randagi Versilia. Il fatto. La donna denunciò il vicino di casa in seguito alla morte dellanimale. Che, sempre secondo quanto ipotizzato nella querela, sarebbe stato picchiato ripetutamente con un bastone e ucciso quindi a causa delle gravissime lesioni riportate nel +pestaggio;. E sempre nella denuncia G.F. avrebbe accusato limputato di averla pesantemente offesa e minacciata. Da parte sua limputato si è sempre professato assolutamente innocente, dicendo di non aver provicato in nessun modo il decesso dellinnocente gattino. Lassociazione. Nel processo, che è stato fissato per il mese di marzo del 2009, come detto è entrata anche lassociazione che si occupa della difesa e della tutela dei gatti randagi. Che è intervenuta, e si è costituita, a seguito del ricorso in appello avanzato dai legali dellimputato, che era già stato condannato con decreto penale ma che si è opposto al provvedimento, volendo andare in aula, al dibattimento, proprio per poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Una brutta storia, che si giocherà sulla formazione in aula delle prove, una storia nella quale lunico a rimetterci è stato il povero animale, trovato morto a seguito delle gravi ferite.