L'ARENA GIORNALE DI VERONA
1 APRILE 2008
SOMMACAMPAGNA (VR). Lanciata unesca di carne
Boccone avvelenato uccide Penelope
La padrona ha stampato 500 volantini di denuncia e si è rivolta ai carabinieri e anche a un avvocato
Ilaria Noro
Sommacampagna (VR) - Si chiamava Penelope, era una cagnetta. Pelo nero, orecchie larghe, sguardo dolce e vivace, è morta tra atroci dolori e dopo lunghe ore di sofferenza. H stata uccisa a Sommacampagna, da un boccone avvelenato lanciato nel giardino della casa dove aveva trovato ospitalità da un anno e mezzo. La sera, al ritorno a casa, Monia Chimichella, 39 anni, h a trovato la cagnetta in perda alle convulsioni. Sconvolta, si è precipitata dal veterinario ma la diagnosi è stata immediata. +La dottoressa Cristina Squaranti mi ha spiegato che la sostanza usata per far fuori il cane è probabilmente lumachicida;, racconta la padrona, +anche se per avere certezze bisogna attendere il referto dellautopsia. Si trattava di un boccone piccolo,destinato proprio a Penelope;.
Il quantitativo di veleno contenuto nellesca di carne, infatti, non sarebbe stato sufficiente ad uccidere laltro suo cane, Brando, un grande bovaro svizzero. +Fortunatamente lagonia non è durata molto. Penelope si è spenta già quella notte. Emotivamente sono distrutta e mi chiedo come una persona degna di essere considerata tale possa compiere un atto tanto disumano;, spiega commossa Monia Chimichella che però ha reagito al dolore. Già il mattino seguent e, ha denunciato il fatto ai carabinieri e si è affidata all'avvocato Mario Chiozzi, legale che offre assistenza a titolo di volontariato nella lotta contro i bocconi avvelenati. Poi, Monia ha stampato oltre 500 volantini con alcune frasi e una foto della cagnetta ed è andata a distribuirle di casa in casa. +Lei non era, malgrado i miei sforzi, una cagnolina tranquilla e disturbava con il suo abbaiare. ma la sua vita non era stata facile;, ha scritto Monia facendo riferimento al fatto che aveva adottato Penelope dopo averla trovata legata ad un palo in autostrada, abbandonata e terrorizzata. +Ho un altro cane e vorrei proteggerlo perchi lui è la mia famiglia, così come lo era la piccola Penelope. Chiedo a tutti di stare in allerta;, si legge ancora nel volantino. +Ho paura che quanto è successo alla mia cagnetta possa ripetersi anche a Brando;, prosegue Monia che spiega di aver ricevuto molta solidarietà. Intanto sul sito veronese www.venetocontroibocconi.it, le testimonianze dei padroni che hanno perduto così i propri cani si moltiplicano.