Il 13 novembre 2008 alle ore 10,30, a Würzburg, la V sezione del Tribunale Amministrativo della Baviera, in due processi promossi da due proprietari terrieri, dovrà decidere se il sistema di caccia sociale regolato dal diritto federale e regionale (il cosiddetto sistema dei territori di caccia) violi i diritti fondamentali dei proprietari terrieri, quando esso autorizza la caccia su fondi privati anche contro la volontà dei proprietari. I ricorrenti sono animalisti e si oppongono alla caccia per motivi etici, perché ritengono la caccia sulla loro proprietà contraria alla loro coscienza. Uno di essi è il vicepresidente del Gruppo di lavoro per la protezione degli animali e contro gli esperimenti sugli animali ("Arbeitskreis für humanen Tierschutz und gegen Tierversuche e. V."). Già la Corte europea dei diritti dell'uomo in due sentenze, provocate da proprietari terrieri francesi e lussemburghesi, ha annullato le simili disposizioni contenute nelle leggi della Francia e del Lussemburgo. In particolare, secondo la Corte dei diritti dell'uomo, l'appartenenza forzata dei proprietari terrieri alle cosiddette associazioni di caccia viola i diritti fondamentali dell'uomo. Le associazioni venatorie tedesche stanno seguendo i due processi con grande attenzione, ed esercitando tutta la loro influenza perché sia lasciato inalterato l'attuale sistema dei territori di caccia. Purtroppo almeno due dei tre giudici della V sezione del Tribunale amministrativo bavarese sono cacciatori, e sono quindi esposti ad una forte pressione da parte della lobby venatoria. Contro le sentenze del Tribunale amministrativo sarà possibile l'appello (Arbeitskreis für humanen Tierschutz und gegen Tierversuche e. V., 8 novembre; Abschaffung der Jagd, 9 novembre).