IL TEMPO
mercoledì 18 luglio 2007
Lupo ucciso e «impiccato» a un cancello di montagna
di MARIO GIORGI MAENZA –
Lupo ucciso ed «impiccato» ad un cancello. Nella zona dei monti Lepini, versante pontino e ciociaro-romano, è stata sempre segnalata la presenza di lupi. Data anche la vicinanza con il Parco nazionale d'Abruzzo. Presenza che, comunque, pare sia andata via via riducendosi. Uno studio di Carmine Esposito dimostra, comunque, che sul finire degli anni Ottanta sui Lepini c’erano ancora quattro o cinque lupi, con una densità di un lupo ogni 150/200 kmq. Il lupo in Italia è protetto dal 1976, anno in cui fu emanato il Decreto dell’allora ministro dell’Agricoltura Giovanni Marcora. La successiva Legge sulla caccia del 1978 confermava il Decreto Marcora. Purtroppo, però, ancorché una specie protetta, il lupo, soprattutto nella zona collinare/montuosa dei Lepini, è sempre stato a rischio estinzione. Le cause vanno ricercate, però, non nell’ambito naturale, bensì nell’azione dell’uomo. Qualche lupo è probabilmente caduto sotto i colpi di fucile di pastori impegnati nella difesa del proprio gregge. Ma qualcun altro è stato sicuramente abbattuto da bracconieri o da cacciatori in cerca di trofei. O di chissà quali emozioni o atti di bravaggine. Come è accaduto, quasi sicuramente, ad un esemplare di circa cinque anni e dalle dimensioni piuttosto grandi, ucciso a colpi d’arma da fuoco e fatto ritrovare appeso ad un cancello di accesso ad un terreno nella zona denominata Acqua ai Fichi, nella montagna di Maenza. A pochi metri dal luogo in cui è collocata una statua di Padre Pio. Il lupo morto, appeso al cancello, è stato visto ieri mattina da alcuni passanti, che hanno immediatamente avvertito le autorità competenti. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione, una pattuglia del Corpo forestale dello Stato ed un veterinario. Sicuramente si è trattato di un atto di crudeltà verso un animale in via di estinzione nella zona, altrimenti non si spiegherebbe, non solo l’uccisione a colpi di fucile (sul corpo del lupo sarà effettuata autopsia), ma soprattutto lo «sfregio» nei confronti del corpo della povera bestia, appeso ad un cancello come un trofeo di anonimi bracconieri da mostrare ai passanti