MATTINO DI PADOVA
16 NOVEMBRE 2008
Spara col fucile alla beccaccia
Ma sbaglia la mira e colpisce l'amico
PONTELONGO (PD). Mira alla beccaccia ma colpisce lamico che finisce allospedale con tre pallini conficcati nel braccio: è successo ieri mattina nella campagna fra Pontelongo e Candiana, protagonisti due amici amanti della doppietta. Che stavolta però ha riservato loro un +tiro; davvero mancino. N.T., 51 anni, residente a Pontelongo, ieri mattina presto, approfittando della bella giornata di sole, ha deciso di partire con lamico di Adria S.B., 28 anni, per una battuta di caccia. I due si sono messi in moto coi fucili in spalla e i cani al seguito scegliendo come terreno di caccia la campagna a ridosso del Bacchiglione e la ricca fauna che vi abita. Lidea era di tornare a casa col carniere pieno di beccacce. Cammina, cammina i due amici a un certo punto sono stati sorpresi da un uccello che si è alzato in volo da una radura molto vicina. Per nulla intenzionati a farselo scappare, senza tanto pensarci, entrambi hanno imbracciato il fucile, mirato e fatto fuoco. Peccato, però, che alcuni pallini della rosa esplosa da N.T. abbiano centrato il braccio destro di S.B. che gli stava davanti, a qualche metro di distanza. Lì per lì non sembrava nulla di grave, un colpo di striscio trascurabile. Invece, una volta giunto a casa e tolta la giacca, S.B. si è reso conto che alcuni pallini gli si erano conficcati nel braccio. E, preoccupato, ha così deciso di andare al pronto soccorso. I medici lo hanno sottoposto ad indagine radiologica, e hanno effettivamente riscontrato la presenza di almeno tre pallini vicino al gomito. Fortunatamente, comunque, non hanno provocato alcuna ferita grave al cacciatore, tanto che è stato dimesso. I sanitari del Suem, come doveroso in caso di ferite da arma da fuoco, hanno avvisato dellepisodio i carabinieri. Che, rintracciati i due amici, li hanno sentiti in merito allaccaduto. Ovviamente è stato appurato che si è trattato di un incidente, dettato da una incontenibile passione per la beccaccia. I due cacciatori sono stati trovati in regola sia per quanto riguarda la licenza di caccia, sia per la detenzione e il porto delle doppiette. Probabilmente S.B. ora preferirà partire per le sue battute venatorie in solitudine, al massimo con la fidata compagnia del suo cane.