MATTINO DI PADOVA
18 NOVEMBRE 2008
Strage di cinghialini per liberare i Colli
Nicola Cesaro
CINTO EUGANEO. I numeri, si sa, non sempre danno lesatta visione di una realtà. Ma quando si dice che in un anno sono stati catturati nel territorio collinare 756 esemplari di cinghiali, il dato diventa più che mai esplicativo. Il problema della proliferazione degli ungulati allinterno del Parco Colli rimane una costante di peso per la politica dellente, che ieri ha ufficializzato i numeri del progetto per il controllo del cinghiale nel Parco. Al 14 novembre sono stati oltre 700 gli esemplari catturati, contro i 523 del 2008. Secondo la stima dellIspra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca dellambiente, lex Infs), lincremento della popolazione di cinghiali ha toccato il +164%. Non solo, se solitamente questi animali si accoppiano una volta allanno, nel favorevolissimo clima degli Euganei alcuni esemplari entrano in riproduzione anche due volte lanno. La risposta del Parco Colli è stata decisa: basti pensare che nel 2008 è stato eliminato addirittura il 90 per cento dei cuccioli nati entro lanno, azzerando praticamente lincremento annuo della popolazione. Dei 756 capi abbattuti, infatti, 486 sono +cinghialini; ai primi mesi di vita. Una vera strage. Le catture rispetto al 2007 sono aumentate del 79%, merito soprattutto dei 28 chiusini distribuiti nel territorio, delle 10.632 ore di lavoro messe in campo dalla squadra anti-cinghiali e alluso dei due nuovi mezzi fuoristrada. Linvasione degli ungulati, tasto dolente, ha però toccato aree fino a pochi mesi fa +incontaminate;: Arquà Petrarca è passata da 17 a 97 catture, Teolo da 47 a 85, Vo Euganeo da 20 a 85 e Torreglia clamorosamente da 1 a 47. Il maggior numero di abbattimenti è avvenuto a Baone (184, con dieci chiusini nel territorio comunale), mentre rimangono ancora elevati i dati sulle presenze di ungulati a Cinto Euganeo e Galzignano. Diminuiscono invece i fenomeni di sabotaggio ai chiusini, che nel 2007 erano stati 64 contro i 35 del 2008, mentre aumenta lammontare delle somme di risarcimento per i danni alle colture: 71.765 euro lanno scorso, 88.790 questanno. I periti del Parco hanno accertato danni per 45.401 euro. Soddisfatti il presidente Chiara Matteazzi, il direttore Nicola Modica e i vertici della Polizia provinciale e del Corpo forestale di Stato, i cui agenti saranno impegnati nelle prossime settimane in una serie di girate (tecniche di abbattimento) che probabilmente alzeranno di qualche altra unità il numero di cinghiali