IL TIRRENO
21 MARZO 2008
Decine di esemplari morti in piazza Vittorio Veneto
Ancora una strage di piccioni
Paola Villani
FOLLONICA (GR). Strage di piccioni a Follonica. Ieri mattina molto presto sono stati trovati esemplari morti di piccioni e tortore in piazza Vittorio Veneto. Almeno venti fra piccioni e tortorelle (ma cè chi dice anche di più) sono stati raccolti ormai privi di vita dal tecnico dellAsl, con lausilio della polizia municipale, per indagare sulle cause della morte. Già verso le otto e mezzo era possibile vedere solo alcuni volatili, gli unici sopravvissuti tramortiti al suolo incapaci di muoversi. Uno spettacolo agghiacciante non nuovo alla città del golfo. Già infatti sempre nella stessa piazza nel 2003 centinaia di piccioni e tortore morti erano stati trovati allalba. Allora si trattò di avvelenamento. Infatti i volatili alle prime ore del mattino avevano cominciato a cibarsi dei semi mortali, che di fatto dovevano essere pieni di veleno molto potente perchi pochi minuti dopo i piccioni erano già in terra morti. Allepoca molto turbati rimasero i bambini della scuola di via Buozzi, che videro quello spettacolo macabro. Ora le proporzioni dela strage sembrano minori, ma ancora una volta si presume che i volatili siano stati avvelenati. Cè chi racconta di aver visto dei sassolini rosa sparsi in quella piazza, ma ancora di certo non si sa nulla, in attesa che il veterinario dellAsl dia i risultati delle analisi che chiariranno tutto. Si sa per altro che questi animali spesso non sono ben voluti, perchi ritenuti portatori di sporcizia e - a torto - di portano malattie. La zona interessata alla strage di ieri è una delle più popolate dai volatili, come la chiesa di San Leopoldo, che sta proprio dietro la piazza. Tante persone danno da mangiare agli uccelli, che qui nidificano e si riproducono. Tempo fa ci fu lallarme dellEnpa che segnalò la misteriosa sparizione di centinaia di piccioni e tortore nella città del Golfo. LEnpa non ha mai nascosto il problema di sovraffollamento per questi volatili, ma già allepoca invitò a studiare soluzioni scientifiche e più civili per risolverlo, invece di rischiare simili +carneficine;, come furono definite allora. Invece la carneficina sè ripetuta.