IL TEMPO
21 NOVEMBRE 2008
ANIMALI: LASCIA IL GATTO A CASA E VA IN VACANZA, 3 MESI DI RECLUSIONE
Roma - Tre mesi di reclusione per uccisione di animali ai sensi dell'articolo 544 bis del codice penale. Questa la condanna inflitta dal Tribunale penale di Roma a un uomo ritenuto colpevole di aver lasciato morire il suo gatto , abbandonandolo in un appartamento ad agosto, in giorni di particolare caldo, senza cibo ne' acqua. L'uomo dovra' anche risarcire i danni in favore della Lav, costituitasi parte civile, e pagare le spese legali. "Gli animali domestici che abitano le nostre case necessitano di assistenza, acqua e cibo, spazi adeguati e affetto sincero come ogni essere vivente: la loro vita dipende da coloro che decidono di ospitarli in casa e questa scelta e' un'assunzione di responsabilita', ogni giorno dell'anno", dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav, che aggiunge: "una considerazione che puo' sembrare ovvia, ma i frequenti casi di abbandono di animali, in casa, nell'automobile o per strada, dimostrano che il rispetto dei diritti degli animali non e' ancora patrimonio di tutti. Questa condanna e' importante - conclude - ottenuta grazie alla riforma del codice penale introdotta nel 2004 dalla legge 189 in materia di maltrattamenti e uccisione di animali, e ci auguriamo possa scoraggiare comportamenti tanto superficiali ma colpevoli da arrecare danno alla vita altrui". La vicenda che ha portato all'arresto risale all'estate del 2005. Risulta dalle testimonianze dei vicini, che l'uomo fosse proprio in vacanza e, alla richiesta di spiegazioni, avesse risposto che non intendeva rientrare per occuparsi del gatto. Quando le Forze dell'ordine sono entrate nell'appartamento, una piccola mansarda arroventata dal sole, il gatto era disteso sul pavimento agonizzante, disidratato e dimagrito. Nonostante le cure veterinarie prestate, il felino e' morto la notte stessa a causa della estrema disidratazione