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 Interessantissimo: LE MALATTIE DEI GATTI

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MessaggioTitolo: Interessantissimo: LE MALATTIE DEI GATTI   Interessantissimo: LE MALATTIE DEI GATTI EmptyMar Dic 23, 2008 8:11 pm

FELIX E LE SUE MALATTIE
Diagnosticare e curare alcune delle malattie più frequenti
Almalinda Giacummo

Il gatto non è un animale facile da curare: anche quando sembra stare bene, può ugualmente essere malato. L’unico modo per capire se tutto è in ordine è conoscerlo, guardarlo vivere giorno per giorno. Quando manifestatamene qualcosa non va, bisogna subito prendergli la temperatura: questa è un’operazione che non gradisce affatto e sarà quindi necessario tenerlo ben saldo, senza aver paura né di unghie né di denti. La sua temperatura normale è di 38,5°: gli occhi rossi e lacrimanti, croste vicino alle narici e naso gocciolante possono essere sintomi della coryza, così come delle placchette rosse sulla lingua, sintomo anche del tifo; i denti gialli e l’alito cattivo indicano che il gatto ha del tartaro sui denti; il ventre gonfio è causato dai vermi; le natiche sporche dalla diarrea; le zampe deformate denotano un cattivo accrescimento e mancanza di calcio; croste e foruncoli l’eczema; piccole placche rotonde senza pelo la tigna; croste marroni nelle orecchie scabbia delle orecchie; difficoltà nella percezione dei suoni, sordità. Le pulci sono comunque la "malattia" più diffusa e noiosa: corrono dappertutto sul povero gatto, proliferano in modo impressionante: per eliminarle si può usare un collare antipulci specifico per gatti (quello per cani potrebbe intossicarlo), o la polvere da passare contropelo su tutto il corpo due volte alla settimana per almeno tre settimane. E’ poi necessario disinfettare bene il posto dove il gatto dorme e passare l’aspirapolvere su tappeti, divani e materassi, spargendo anch’essi di antipulci. Lo stesso trattamento può essere riservato alle larve di Trombidio: rosse-arancio, si fissano a grappoli sulla pelle e sui peli causando un forte prurito. Biancastri sono invece i pidocchi, fissi per lo più intorno alla testa ed al collo del gatto. Un eczema è contraddistinto da moltissime placche su tutto il corpo, spesse, tanto da sembrare granelli di sabbia grassa: è dovuto sia ad una specie di reazione allergica alla puntura della pulci, sia ad un’alimentazione scorretta, sia a problemi ormonali. Un altro animale-ospite del gatto è la zecca: questa si infila in profondità nella pelle e si nutre del sangue del gatto: bisogna estrarla con attenzione, togliendo anche la testa, altrimenti si infetterà formando un ascesso o una cisti. E’ quindi necessario "anestetizzare" la zecca con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, benzina o aceto: lasciare agire per qualche secondo e poi estrarre delicatamente lo sgradito ospite, provvedendo immediatamente alla sua distruzione, evitando quindi che si cerchi una nuova vittima. Tra l’altro, le zecche amano anche la pelle umana: in caso di necessità, bisogna operare come per il gatto.

Anche la tigna attacca il gatto: si tratta di un fungo così piccolo che si nota solo a danno fatto. I peli del gatto cominciano a cadere a piccoli ciuffi dalla testa, dalle orecchi, dal naso e dalle labbra, ma non disdegna neanche le zampe. Restano delle placche di pelle di colore grigiastro: bisogna applicare sulle lesioni, per circa tre settimane, un preparato a base di vaselina e tintura di jodio o far prescrivere un medicinale orale da parte del veterinario. La scabbia delle orecchie è causata da parassiti che, per nutrirsi, perforano la pelle con delle gallerie sottocutanee lasciando chiazze marroni come residui. Bisogna pulire per bene il canale auricolare servendosi di un cottonfioc bagnato con acqua ossigenata, inserendo poi gocce di glicerina iodata a ¼, due volte alla settimana per tre settimane. Se non viene curata in tempo, può degenerare in otite: il gatto cammina con la testa penzoloni dal lato dolente. Per alleviare il dolore si possono pulire le orecchie con bicarbonato diluito in mezzo litro di acqua bollita, ben raffreddata: è comunque necessaria una cura di antibiotici prescritta dal veterinario. Un altro inconveniente causato dalla scabbia è l’ematoma: a forza di grattarsi scoppia una vena ed il sangue defluisce nel padiglione auricolare formando un grumo. E’ necessaria un’operazione.

Gli occhi del gatto sono molto simili a quelli dell’uomo, anche se molto più perfezionati: in pieno giorno, quando la luce è più forte, le pupille si chiudono e lasciano passare poca luce, mentre di notte si aprono a dismisura per captare anche il più piccolo barlume. Dietro la retina c’è una serie di cellule che formano una specie di schermo che riflette anche la minima luce: per questo gli occhi dei gatti hanno spesso uno strano riflesso verdolino e riescono a cacciare di notte. Ma non vede sempre bene: il gatto da vicino ha qualche problema e si affida agli altri sensi, mentre vede benissimo a 5-6 metri di distanza; inoltre ha una ristretta gamma di colori a disposizione, più o meno quelli dell’arcobaleno. I gatti possono avere gli occhi rossi per la congiuntivite: allora basta qualche goccia di acqua borica, oppure una cateratta, cioè un cristallino bianco, non sempre operabile, che piano piano lo rende cieco. Potrà vivere tranquillamente a casa a patto di non cambiare continuamente la disposizione dei mobili. Quando la membrana nittitante è sempre presente, significa invece che qualche cosa non va: o si tratta di problemi psicologici, tristezza o contrarietà, o una lesione alla cornea, vermi, diarrea, febbre o coryza.

Spesso i gatti vomitano pallette di pelo: di solito, fanno da soli, mangiando dell’erba che li aiuti ad espellere, ma nel caso di gatti di appartamento o di gatti a pelo lungo, l’operazione potrebbe essere più complicata. Bisogna aiutarli dando loro una leggera purga che li aiuti nell’eliminazione delle pallette per altra via.

Per un animale indipendente come il gatto è molto facile prendere qualche malattia piuttosto seria: è perciò sempre consigliabile farlo vaccinare. Le malattie più diffuse già citate sono il tifo felino, la coryza, la leucosi o leucemia e la rabbia. Il tifo felino è una malattia molto grave, i piccoli gatti possono morirne in meno di un’ora ed è provocata da un virus che si trasmette anche con l’ausilio delle pulci: un gatto malato di tifo è sempre stanco, ha la febbre, non mangia e vomita più volte al giorno. La coryza è una specie di influenza: il gatto starnutisce in continuazione, gli occhi lacrimano e sono pieni di pus. La leucosi indebolisce a tal punto l’animale da renderlo facile preda per ogni altra cosa, cancro compreso: è estremamente contagiosa, basta che i gatti mangino nello stesso piatto o si azzuffino come sempre. I vaccini sono in commercio da anni ma costano moto cari. La rabbia è uno dei maggiori flagelli per quello che riguarda molte specie animali: in alcuni paesi la vaccinazione antirabbia è obbligatoria, ad esempio in Francia e nell’ex Jugoslavia. Le vaccinazioni vanno fatte in momenti precisi quando il gatto è al di sotto di un anno di età e poi una sola volta l’anno, per tutta la vita. Un’altra angustia dei gatti sono i vermi: il più delle volte li prendono mangiano le larve delle pulci, come nel caso della tenia, altri addirittura passano attraverso il latte materno, così può capitare che i gattini nascano già con i vermi. La gatta può e deve essere sverminata quando è incinta. Come si eliminano i vermi? Esistono in commercio prodotti specifici che è consigliabile usare almeno due volte l’anno, anche se il gatto sembra non averne: nel caso della loro presenza ci si accorge facilmente: il gatto è affaticato, il pancino è gonfio, vomita, ha la diarrea e presto vedremo la loro presenza nelle feci.

I gatti così come l’uomo hanno il cancro: colpisce per lo più le mammelle, il fegato, l’intestino, i reni ed i polmoni. Altre malattie mortali sono la peritonite infettiva felina e la leucemia del sangue. Ancora i gatti possono soffrire di infezioni dell’utero ed insufficienza renale, oltre al noto diabete. Inoltre i gatti possono passare all’uomo alcune malattie quali la pastorellosi, guaribile con antibiotici, la rabbia e la toxoplasmosi: quest’ultima si può prendere mangiando carne di gatto o maneggiando le loro feci. Per prevenirla è necessario usare i guanti quando si provvede alla ripulitura di ciotole, lettiere e lettini, lavarsi le mani quando si tocca il piatto del gatto e impedire al gatto di salire sul tavolo o sui piani di cottura.

Ancora: molte persone sono allergiche ai gatti: si tratta di una reazione esagerata a uno o più allergeni altrimenti innocui, con congiuntivite, starnuti, asma. E’ necessario spazzolare spesso il gatto, per evitare che i peli se ne vadano troppo in giro, pulire per bene arredi ed oggetti domestici, anche i filtri, aumentare il tasso di umidità e bagnare il mantello del gatto con acqua demineralizzata.
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