C'e' una bellissima canzone di Caparezza che si intitola appunto "Sono un eroe".
Parla dell'eroismo di un padre di famiglia, che lotta contro il precariato, contro le mille vicissitidini della vita normale per rendere la vita dei propri figli perlomeno dignitosa. Non e' supermen, batman, e' solo un uomo.......
Nell'animalismo ho incontrato molti eroi, che lottano per i propri animali quotidianamente, che hanno dedicato a loro la propria vita.
La prima che voglio ricordare e' mia sorella Alena Cerna. Ha lottato, sta lottando e lottera' sempre per quelle che vengono considerati da molti animalisti, o meglio presunti tali, animali spregevoli: i ratti.
Descrivere quello che fa per loro e' limitante.
L'amore l'abnegazione che l'ha sempre portata a dedicarsi ai ratti piu' sfortunati (se si puo' fare una classifica della sfortuna in animali cosi' bistrattata). L'amore che l'ha portata per loro e per i propri due cani a fare scelte di vita in cui Alena era l'ultima cosa da considerare, senza i rimpianti delle rinunce, senza che questo amore venisse minimamente intaccato.
E se mancano i soldi Alena non mangia, ma mai mancheranno i soldi per il miglior cibo per i propri figli!!!
La seconda, e' la mia amica Vania sua Figlia Vittoria, una cucciola destinata probabilmente alla soppressione in quanto affetta da una forma grave di idrocefalia....................ma lasciamo parlare lei:
Ciao Aurelio,
ecco la mia VITTORIA. Il suo nome è simbolico: dal latino Victor che significa Vincitore! L'ho incontrata, insieme ai suoi fratellini cuccioli quando sono andata, per caso come sostituta, a prenderli in una pensione per portarli a microchippare e vaccinare per poi darli in adozione. Erano 5 + 1. Quando sono usciti dai trasportini ho visto lei, così piccola, così minuta, con questa testolina che non corrispondeva al resto! Mi sono preoccupata immediatamente, prima che lo dicesse il veterinario mi ero resa conto che era idrocefala! Mi hanno chiesto di metterla da parte e di vaccinare gli altri. Da quel momento ho deciso che l'avrei portata a casa. E' stata vaccinata, microchippata ed è ritornata a Mira con me. Dopo pochi giorni le ho fatto fare la risonanza magnetica da un medico conosciuto da una mia carissima amica, del quale mi aveva parlato molto bene. Il risultato è stato quello di idrocefalia. Da qui, a parlare di intervento, a parlare di morte e di atroci sofferenze, a parlare di cose che non ho voluto sentire è stato tutt'uno! Ho capito la strumentalizzazione che c'è dietro a queste cose, la necessità di fare interventi che sono spaventosi ed hanno il risultato di farli morire per le conseguenze che portano, per fare accanimento terapeutico, capire che cosa accade agli animali per poi rivolgersi agli umani, con il risultato di una morte, certa a distanza di tempo, per le conseguenze che lo stesso comporta.
Seguo il mio istinto, guardo le strade che mi vengono messe davanti e le percorro con quello che arriva dentro di me ed è legato alla mia sensibilità e fino ad oggi ho avuto la fortuna di capire che và bene così. Mi sono confrontata con persone che sono qui, al ns. interno, animalisti come noi, che hanno avuto un'esperienza come la mia ed ho valutato il risultato sulle loro esperienze.
Guardo Vittoria che corre, saltella, gioca con i gattini che avevo in stallo e che oggi sono nella mia vita anche per lei, Vittoria che si avvicina a Safi, l'altra canetta che ho, che le ringhia perchè è gelosa, Vittoria che si allontana se Juba, l'altra gattina, le soffia o Miuki, un'altra, corre con lei, la guardo mangiare divorando le sue cose, la vedo dormire abbracciata a Mimì, a Blek, la guardo e penso che ogni giorno di questa vita che le regalo così è un dono che arriva dal cielo. Mi hanno detto che può cambiare da un momento all'altro ed io penso che a quel momento ci penserò quando arriverà.
Oggi pomeriggio la porto dalla mia veterinaria, una dottoressa splendida, con la quale ho un bellissimo rapporto e che mi aiuterà a seguirla in una terapia che decideremo insieme. Io credo che il destino non si cambi, se è stata messa sulla mia strada un motivo ci sarà e potrebbe essere anche quello di capire se, anche la strada che seguo io, è quella giusta: l'amore che si riesce a dare.
Ci sto mettendo quell'amore che metto nelle cose della mia vita nelle quali credo, come ho fatto sempre. Poi, se sbaglio, penso sempre che tutto è esperienza, che si impara dalle cose giuste che si fanno e ancora di più da quelle sbagliate, che l'importante è raccogliere dentro di noi il frutto di ogni esperienza facendolo diventare una cosa positiva della vita e mai una cosa negativa. Di costruirci dentro tutto quello che può aiutare a crescere.
Sono contenta di averla con me, è come fosse normale per quanto riguarda il mio modo di vederla e di farla vivere. Ti farò sapere come va questo viaggio a mano a mano che andiamo avanti insieme e spero di poterti scrivere delle lunghe pagine come quella che ti ho scritto oggi, alle 5 del mattino e sai perchè? Avevo Blek attorcigliato al collo come una sciarpa di pelliccia, viva per fortuna! Mimì che mi ronfava in un orecchio ed un caldo che ieri arrivava a 35 gradi e già non mi permette di dormire! Ho scelto il pc!
Un abbraccio grande, Aurelio e andate avanti così, sempre, anche voi, perchè la vita si riconosce entrando dentro quando la si vive come la viviamo noi!!! Vania