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| CURIOSITA' | |
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Autore | Messaggio |
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anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Mag 15, 2008 9:14 pm | |
| Fungo delle mie brame Anche le renne, che come aiutanti di Babbo Natale dovrebbero mantenere un certo decoro, sono animali "viziosi". La loro droga preferita è l'amanita muscaria (Agarico muscario), di cui sono abilissime ricercatici nelle foreste di betulle. Dopo la scorpacciata di funghi, le renne iniziano a correre e rincorrersi in modo scoordinato, si isolano dal branco e ciondolano vistosamente la testa, comportamento che, in generale per tutti gli animali, è segnale di stato alterato. L'auto-isolamento dal branco ha gravi ripercussioni sul gruppo: i piccoli, lasciati incustoditi, possono rimanere vittime dei lupi. Le renne sono anche molto attirate anche dall'urina dei propri simili, dato che contiene una percentuale molto alta di sostanza inebriante. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Mag 15, 2008 9:16 pm | |
| Eccitati come mandrilli I cinghiali e i mandrilli sono i più grandi consumatori di iboga. Si tratta di una pianta (Tabernanthe iboga Baill., famiglia delle Apocynaceae) le cui radici sono allucinogene. Il maschio del mandrillo, in particolare, ha un comportamento interessante nei confronti di questa droga perché se ne ciba poco prima di un combattimento per stabilire la supremazia all'interno del branco, oppure per la conquista di una femmina. Il maschio, generalmente, si ciba della radice dell'iboga e attende circa un paio d'ore prima della lotta, proprio per permettere alla sostanza di sprigionare gli effetti. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che l'iboga venga utilizzata per aumentare la potenza e per attutire il dolore provocato dai colpi subiti. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Mag 15, 2008 9:17 pm | |
| Il mondo è una drogheria A metà strada tra l'utilizzo delle piante e degli insetti a scopo curativo e quello intenzionalmente usato per raggiungere una sorta di ebbrezza, ci sono le scimmie cappuccino. Come tutte le scimmie, anche questa specie utilizza le foglie di alcune piante - diverse a seconda della specie - come lenitivo per le punture di insetti e come antiparassitario. La particolarità delle scimmie cappuccino, però, è che cospargono il proprio manto con esemplari di un particolare tipo di millepiedi (l'Anadenobolus monilicornis), ottenendo in tal modo uno stato di eccitazione che dura circa una trentina di minuti. Gli etologi hanno ipotizzato che la reazione è causata da qualche principio psicoattivo contenuto nelle piante di cui il millepiedi si nutre. | |
| | | ALENA Admin
Numero di messaggi : 2105 Età : 44 Data d'iscrizione : 14.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Lun Giu 02, 2008 7:11 am | |
| Parco di Haller, Mombasa, coste del Kenya.
Trascinato in seguito ad una esondazione dalla sua zona di origine, il fiume Sabaki, nella zona di Malindi è stato salvato Owen, un cucciolo di ippopotamo, vittima animale della tragedia dello Tsunami che colpì duramente queste zone nel 2004 queste zone, Owen, rimasto orfano ed unico superstite del suo branco, fu trasferito nel Parco di Haller, una riserva.
Owen, un cucciolo di ippopotamo dal peso di circa 300 kg all'epoca, ha stretto una profonda amicizia con Mzee, una testuggine Aldabra, di oltre 130 anni di età, il cui nome Mzee significa nella lingua locale del Kenya, Tanzania ed Uganda, lo swahili, "anziano signore saggio". Mzee in un primo momento non si mostrò entusiasta del suo nuovo amico, Owen rivolse quasi immediatamente le sue attenzioni a Mzee, ma in seguito la testuggine ha accettato le richieste bisognose di affetto di questo cucciolo d' ippopotamo solo ed abbandonato a se stesso.
Un'amicizia tra un ippopotamo ed una testuggine dello stesso sesso è rara, ma molto bella, i due animali si muovono insieme, mangiano insieme, dormono insieme, si scambiano effusioni, si mordicchiano a vicenda, si amano, inizialmente se Mzee non mangiava, nemmeno Owen mangiava, obbligando i gestori della riserva a lasciare i due animali sempre insieme, come lo sono tutt'ora. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:13 pm | |
| Che bel cagnolino! A un primo sguardo veloce questo buffo animaletto che si riposa tra le frasche potrebbe sembrare uno strano cane, dalle abitudini particolari: stare a testa in giù. È invece un pipistrello, della specie Rousettus aegyptiacus, tipico delle zone tropicali. Di Chirotteri, questo il nome dell’ordine di mammiferi a cui appartengono i pipistrelli, ne esistono circa 950 specie e non tutte hanno un musetto carino come questo della foto. Non a caso da sempre i pipistrelli incutono timore e sono protagonisti di superstizioni e false credenze popolari. Sono invece animali molto particolari e interessanti dal punto di vista scientifico. Basti pensare che sono gli unici mammiferi a saper volare e che comunicano in un modo molto particolare: attraverso gli ultrasuoni. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:15 pm | |
| Le dimensioni di un pipistrello Quello più grande, il Pteropus vampyrus che vive sull’isola di Giava, ha un’apertura alare di 1,7 metri e una lunghezza di più di 40 centimetri. Il più piccolo, il Craseonycteris thonglongyai che si trova in Tailandia, pesa circa 2 grammi ed è lungo solo 3 centimetri. E alcuni sono anche molto longevi, arrivando a vivere fino a 20 anni. Nonostante le credenze e le maldicenze, questo animale ultimamente ha avuto il suo momento di gloria e non solo perché ricorda vampiri e film dell’orrore – qualcuno si veste da pipistrello durante la notte di Halloween – ma anche come animale domestico. Alcune specie, come la grossa e tropicale Rousettus aegyptiacus, si possono infatti commercializzare e qualche appassionato purtroppo non si fa scappare la possibilità di mettere un pipistrello in voliera. Una moda di cui i poveri pipistrelli non sono di certo contenti! | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:16 pm | |
| Casa dolce casa Non c’è da stupirsi se in un vecchio casolare, sotto un tetto spiovente, in una crepa di un muro, in un solaio o dietro le imposte qualcuno scova ogni tanto una tana di pipistrelli. Questi animali non vivono solo nelle grotte, come tradizione ci tramanda, ma anche in ripari ricavati dalle costruzioni umane. Molti poi, soprattutto quelli che abitano in zone prossime alle foreste, scelgono come rifugio tronchi d’albero, nidi abbandonati di uccelli, lembi di corteccia sollevati. Alcuni ripari vengono usati solo per brevi periodi, altri invece vengono abitati per molti anni. I più fortunati poi hanno la “casa al mare”: diverse specie di pipistrelli non sono sedentarie ma preferiscono intraprendere lunghi viaggi, anche di 2.000 chilometri, per andare a svernare in luoghi più caldi. Dove inizieranno un breve letargo facilitato dal clima più mite. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:25 pm | |
| Il volo: scritto nella mano I pipistrelli volano, e sono gli unici mammiferi in grado di farlo, grazie alle loro mani che nel corso dell’evoluzione di sono trasformate in ali. Non a caso Chirotteri significa mano alata, dal greco cheiros mano e pteros ala. Le ossa delle dita, a eccezione di quella del pollice, si sono allungate e assottigliate. Una sottile membrana di pelle, detta patagio, si è estesa sempre di più, dalle zampe anteriori alla coda. Il patagio è percorso da vasi sanguigni ed è ricoperto da una sostanza oleosa che lo rende molto elastico, caratteristica che permette alla membrana di avvolgere il corpo del pipistrello quando è a riposo. Il volo dei pipistrelli ha sempre affascinato zoologi e scienziati: anche Leonardo da Vinci studiò le ali di questi animali e prese spunto dalla loro struttura per costruire le sue ali artificiali. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:26 pm | |
| Appesi a testa in giù Ma non gli andrà il sangue al cervello? Forse questa è una delle domande che viene in mente più spesso pensando alla tipica posizione che assumono i pipistrelli quando sono a risposo. La risposta è no: la particolare struttura dei vasi sanguigni impedisce il ristagno di sangue nel cervello. Tolto questo dubbio ne sorge un altro. Come fanno a stare appesi e a non precipitare nemmeno quando dormono? Innanzitutto le loro zampe posteriori sono dotate di unghie acuminate che riescono a tenere molto saldamente la presa su quasi tutti i tipi di superficie. Ma la caratteristica fondamentale che gli permette di restare ancorati senza dispendere energia, senza cioè investire risorse nella contrazione muscolare, è uno speciale meccanismo "bloccante". Il peso dell’animale attaccato fa arcuare il cosiddetto tendine flessore, quello che permette alla zampa di piegarsi e che rimane bloccato come un "gancio" proprio grazie al peso del pipistrello. Le unghie affilate e molto ricurve poi fanno il resto. La zampa è bloccata tanto saldamente che può capitare che un pipistrello muoia e resti attaccato finché il peso del suo corpo non diminuisce per essiccamento. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:28 pm | |
| Pancia mia fatti capanna Il 70 % delle specie conosciute - soprattutto i Chirotteri che vivono in zone temperate - è insettivora. Tra le prede preferite ci sono falene, coleotteri, zanzare. E sono ottimi predatori: si stima che i pipistrelli durante le loro cacce notturne possano catturare anche duemila prede. I pipistrelli tropicali prediligono invece la frutta o il polline. Solo pochissime specie sono ematofaghe, cioè che si nutrono di sangue. Il Desmodus rotundus, detto anche Vampiro di Azara, che vive in Messico, succhia il sangue delle sue vittime, solitamente mucche, pecore, capre, cavalli, dopo aver inciso con i denti affilati la loro pelle. La sua saliva contiene una sostanza con potere anticoagulante, la draculina, che permette all’animale di nutrirsi evitando che sul più bello la ferita di rimargini. Il Desmodus si disseta con circa 30 millilitri di sangue. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:29 pm | |
| Vicini vicini I pipistrelli sono animali gregari, a parte pochissime specie, e vivono in colonie spesso molto numerose dove stanno addossati gli uni agli altri per limitare la dispersione di calore. In alcune caverne, come in quella di Calrsbad in Nuovo Messico (Usa), si sono contati talvolta anche un milione di esemplari. Spesso però i rifugi non sono abitati dai due sessi. Solo durante il periodo degli accoppiamenti, in autunno e per il letargo maschi e femmine vivono sotto lo stesso tetto. Il sistema riproduttivo dei pipistrelli è molto particolare. Dopo l'accoppiamento la femmina trattiene all'interno dei genitali lo sperma del maschio fino alla fine del letargo. In primavera, al risveglio, lo sperma si "riattiva" raggiungendo gli ovuli che sono maturi. I piccoli nascono in estate e le mamme - che partoriscono un solo cucciolo per volta -vanno a vivere in nuovo riparo. La prole nasce completamente priva di pelo e con gli occhi chiusi. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:30 pm | |
| Radar bestiale Andare a caccia di notte, quando la visibilità è scarsa, non è certo facile. Per evitare spiacevoli frontali, i pipistrelli hanno perfezionato nel corso della loro evoluzione un particolare modo di “vedere” nel buio: emettono, con la laringe o con il naso, ultrasuoni. Queste onde sonore hanno una frequenza maggiore di 20 mila hertz (l’orecchio umano percepisce solo fino a 16 mila hertz), viaggiano nell’aria fino a che non colpiscono un oggetto, che sia un albero o un insetto. A quel punto tornano indietro. Vengono infatti rimbalzate dall’ostacolo e captate nuovamente dal pipistrello che le codifica. Questa capacità si chiama ecolocalizzazione. Una capacità che hanno anche i delfini. La ricezione degli echi di ritorno è favorita dai grandi padiglioni auricolari dei pipistrelli spesso dotati di un’ulteriore membrana, detta trago. I Chirotteri non emettono solo ultrasuoni utilizzati, oltre alla vista, per l’orientamento e l’individuazione delle prede, ma anche vere e proprie vocalizzazioni che servono per comunicare tra loro. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:32 pm | |
| Utili e studiati Che perfino l’Unione Europea (per i quali ha emanato una direttiva apposta) li consideri una specie che deve essere protetta la dice lunga sull’importanza dei pipistrelli. Già agli inizi del secolo scorso sono stati presi come modello per lo studio di nuovi e più avanzati radar e sonar utilizzati su aerei e sottomarini. Ultimamente poi scienziati di tutto il mondo stanno studiando i Chirotteri per capire la dinamica del volo per applicarla all’aeronautica. Ma hanno anche un’altra importante capacità che potrebbe essere sfruttata in modo più “casalingo”. Questi animali divorano infatti grandissime quantità di insetti nocivi per l’uomo e per le coltivazioni. Ai pipistrelli nostrani piacciono soprattutto le zanzare. Se uno di questi mammiferi alati entra in casa durante una sera d’estate prima di farsi prendere dal panico e cercare di cacciarlo possiamo aspettare che faccia il suo spuntino. Se pensi che si attacchino ai capelli leggi l'ultima didascalia. Nella foto: una rappresentazione computerizzata del volo dei pipistrelli fatta al Mit di Boston. © David J. Willis | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:34 pm | |
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| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:36 pm | |
| Volo antico ma senza radar Più di cinquanta milioni di anni fa questo animale era già capace di volare. L’Onychonycteris finneyi, antico pipistrello trovato come resto fossile nelle rocce sedimentarie del Wyoming, negli Usa, aveva infatti una cassa toracica molto sviluppata e lunghe ossa delle dita, caratteristiche che fanno ritenere ai paleontologi che avesse già sviluppato una buona capacità di volare. Ma “alla cieca”. L’Onychonycteris non aveva infatti le particolari modificazione delle ossa delle orecchie necessarie all’ecolocalizzazione. Solo con l’arrivo dell’Icaronycteris index, un altro antenato del pipistrello (oggi solo in “versione” fossile), si svilupparono le ossa acustiche adattate per percepire gli ultrasuoni. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:38 pm | |
| È dappertutto… nel bene o nel male! C’è chi ne ha paura, c’è chi lo associa al diavolo ma c’è anche chi lo venera e lo ritiene simbolo di felicità. Al pipistrello si legano molti significati simbolici. In Occidente viene considerata una creatura con connotazioni negative. Basti pensare che l’angelo nelle rappresentazioni pittoriche ha candide ali di uccello mentre il demonio è dipinto con lugubri patagi di pipistrello. In alcune culture orientali invece è addirittura venerato. In Indonesia per esempio, esistono grotte come quella della foto, frequentate da pellegrini devoti ai pipistrelli e in Cina alcuni antichi palazzi nobiliari sono affrescati con la loro effige. Una delle rappresentazioni ricorrenti in molte culture orientali prevede una stella sacra a cinque punte che rappresenta ciascuna un tipo di felicità: ricchezza, longevità, tranquillità, salute e buona morte. A “guardia” delle cinque felicità è raffigurato un pipistrello. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:39 pm | |
| Pipistrello parrucchiere? «Mi raccomando, chiudi le finestre durante le notti d’estate. Altrimenti entra il pipistrello in camera e ti si attacca ai capelli. Poi, l’unico modo per liberarsene è raparsi a zero!». Quante volte abbiamo sentito queste parole sussurrate dalle nostre nonne? Secondo le credenze popolari i pipistrelli, infatti, avrebbero una insana predilezione verso le folte chiome umane. Niente di più falso, soprattutto se si pensa che arpionarsi ai capelli di una persona con il rischio di essere ucciso è una cosa che nessun animale dotato di un minimo di intelligenza, per quanto istintiva, farebbe. I chirotteri sono protagonisti di molte superstizioni. In alcune sono carnefici: come quella che li vede succhiatori di sangue di piccoli e adulti, come illustra questa stampa del diciannovesimo secolo. E in altre vittime: il loro sangue sarebbe rimedio alla sterilità femminile o un ottimo ingrediente per potenti pozioni d’amore. Ma sono tutte credenze che non hanno fatto altro che rendere questo interessante animale ingiustamente impopolare. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Dom Giu 08, 2008 7:41 pm | |
| Diritto o rovescio? Dove sono finiti gli occhi di questa lucertola? Sono al loro solito posto! Questa infatti non è la testa, ma la coda di un Trachydosaurus rugosus, un rettile australiano che può raggiungere anche i 45 centimetri di lunghezza. Un trucchetto efficace per disorientare i predatori, che sulle prime non capiscono da che parte sia realmente la faccia del furbacchione. E non è l’unica tattica difensiva di questo curioso animale: quando si sente minacciato spalanca le fauci e mette in bella mostra la sua lingua blu, emettendo un fischio molto minaccioso. Come a dire: "Meglio che state alla larga!". Però nella “vita privata” è un romanticone: sembra sia monogamo e che si accoppi con la stessa partner anche per 10 anni consecutivi. Nel regno dei rettili la stranezza è all’ordine del giorno. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Giu 19, 2008 5:58 pm | |
| I BRADIPI
La natura ha fornito ai bradipi un mantello veramente singolare: ogni singolo pelo manca di midollo ed è rivestito da uno strato formato da cellule non strettamente unite tra loro, per cui la superficie del pelo stesso risulta percorsa da solchi longitudinali o trasversali. In questi microscopici solchi , o addirittura fra le singole cellule dello strato esterno, si insediano delle alghe di grandezza microscopica e dalla colorazione verde-azzurra. Favorite dal clima caldo umido, esse trovano qui ottime condizioni di vita, si moltiplicano rapidamente e conferiscono al mantello grigio-bruno del Bradipo uno splendore verdastro, che lo mimetizza così con le fronde degli alberi. Fra bradipo e alghe si forma una vera e propria simbiosi, cioè una vita in comune con una reciproca utilità. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Giu 19, 2008 6:00 pm | |
| Sam il gabbiano che ruba le sue patatine preferite da un negozio di Aberdeen in Scozia
Sam il gabbiano sta rubando (l'uccello non paga dunque non direi che "fa la spesa") ogni giorno da circa 3 settimane le sue patatine favorite da un negozio in Aberdeen, Scozia. Il gabbiano ha l'abitudine di entrare sempre nel solito nel negozio per prelevare furtivamente un pacchetto di patatine dalla parte piu bassa degli scaffali poi esce velocemente. Una volta uscito dal market, l'uccello apre il sacchetto con abilità e condivide con gli altri gabbiani "complici" la bravata. Gli abitanti della zona sembrano contenti perchè pagano al negoziante ormai loro stessi la somma necessaria a rimborsarlo del piccolo furto pur di farsi delle belle risate anche loro. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Giu 19, 2008 6:04 pm | |
| Tipo da spiaggia State già sognando una vacanza tutta sabbia, sole e mare? Qualcuno vi ha preceduti ed è già spaparanzato su una spiaggia del Madagascar. Si tratta di un esemplare di Furcifer oustaleti, che con i suoi circa 65 centimetri di lunghezza è uno dei camaleonti più grandi del mondo. Anche se qui lo vediamo in riva al mare il buffo rettile sembra preferire le foreste aride del sud del paese, dove per ingannare il tempo si dà un gran da fare a… fare figli. Le femmine raggiungono la maturità sessuale dopo circa 6 mesi di vita e da quel momento iniziano a deporre uova in grandi quantità: una sessantina a covata. Ciò nonostante purtroppo la specie è minacciata di estinzione. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Giu 19, 2008 6:05 pm | |
| Bella e in pericolo Se non fosse così piccola - è lunga circa 30 centimetri - a prima vista questa scimmia potrebbe sembrare un leone. Merito della sua criniera fulva che le ha fatto guadagnare il soprannome di "Leontocebo dalla testa dorata" (Leontopithecus chrysomelas). Una bellissima pelliccia che purtroppo le è costata cara. La caccia illegale ha portato nel tempo a una notevole riduzione del numero di esemplari di questo primate che vive quasi esclusivamente in Brasile, nella foresta atlantica, una grande riserva naturale al confine tra Bahia e Espírito Santo. Ne rimangono soltanto poche centinaia di esemplari, difficli da vedere perché passano la maggior parte del tempo, in alto sulle piante. Non scendono neanche per dormire e quando sono stanchi si appisolano nei buchi delle cortecce degli alberi. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Giu 19, 2008 6:06 pm | |
| Come fanno cani e gatti a ritrovare la strada di casa?
Normalmente i cani, e anche i gatti, si basano su precisi riferimenti geografici per ritrovare la strada di casa. Soprattutto la ricerca olfattiva li guida verso gli odori familiari, a differenza degli uccelli che si orientano con le stelle. Si conoscono comunque molti casi di cani che sono ritornati dopo aver percorso centinaia di chilometri senza conoscere buona parte dei luoghi attraversati. A questi fatti la scienza non ha ancora dato una risposta esauriente. | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Gio Giu 19, 2008 6:08 pm | |
| I pappagalli vengono dal freddo Era forse questo l'aspetto del Mopsitta tanta, volatile che 55 millioni di anni fa abitava le regioni nordiche "temperate". (Disegno © David Waterhouse) I pappagalli sono volatili del nord Europa. Falso? No, è la scoperta di un ricercatore danese che ha collocato a 55 milioni di anni fa la comparsa in Danimarca e Scandinavia dei coloratissimi pennuti. (Andrea Porta, 4 giugno 2008) I pappagalli non vengono dai tropici: secondo un recente studio inglese i pennuti hanno visto la luce nel nord Europa. Se è vero che gli esemplari che oggi conosciamo vivono solo nell'emisfero meridionale o lungo i tropici, un singolo osso fossile di Mopsitta tanta rinvenuto sull'isola di Mors (nordovest della Danimarca) fa pensare a una storia decisamente diversa. Le caratteristiche del frammento farebbero pensare infatti a un antico progenitore degli attuali pappagalli vissuto – si presume – circa 55 milioni di anni fa, ben prima cioè dei parenti tropicali già noti ai paleontologi, i cui più antichi resti ritrovati risalgono "solo" a 15 milioni di anni fa. «Non è poi così stupefacente aver trovato un pappagallo a nord», spiega il ricercatore. «Ai tempi del Mopsitta il nord Europa attraversava una fase di alte temperature e una grande laguna ricopriva gran parte di Germania, Inghilterra sudorientale e Danimarca. Erano trascorsi solo 10 milioni di anni dalla scomparsa dei dinosauri, e "strane cose" stavano capitando alla vita animale del pianeta.» | |
| | | anacondina Moderatore
Numero di messaggi : 745 Età : 52 Data d'iscrizione : 13.07.07
| Titolo: Re: CURIOSITA' Sab Giu 21, 2008 6:25 pm | |
| Vacanze da cani? No grazie Se il periodo delle vacanze è un momento piacevole per noi deve esserlo anche per i nostri animali. Per questo è importante rispettare le loro esigenze e i loro ritmi. Meglio organizzarsi per tempo e sapere cosa è meglio fare per una vacanza che sia anche a misura di cane e di gatto. (Simona Cannas e Manuela Michelazzi, 20 giugno 2008) Sai come far diventare la vacanza un piacere anche per il tuo accompagnatore a quattro zampe? Se volete partire con il vostro amico a quattro zampe, cane o gatto, dovete pensare anche a lui quando fate la valigia. DA METTERE IN VALIGIA... Per partire è necessario avere con sé il libretto sanitario, il passaporto, le ciotole, una copertina (meglio se è la preferita) giochini e palline, una scorta d’acqua e cibo per il viaggio. Per il cane è consigliato anche portare guinzaglio e museruola (ci potrebbero essere dei luoghi dove è meglio usarla) e il collare con i dati del proprietario. Anche se i gatti sono “intolleranti” spesso verso i collarini sarebbe meglio solo per il periodo di vacanza metterglielo, in modo che se si dovesse perdere qualcuno potrà riportarlo a casa (non sopravvalutate il vostro micio: per quanto siano bravi a ritrovare la strada di casa, cani e gatti spesso si perdono). Non dimenticate di fare la visita dal veterinario che si accerterà della buona salute dell’animale. Preparato tutto si può partire | |
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| Titolo: Re: CURIOSITA' | |
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