Animalieanimali
6 DICEMBRE 2007
ITALIANO DETENUTO IN SPAGNA PER CANE: CAUZIONE A 3000 EURO
On.Zacchera ringrazia "Piazza grande" e ambasciata italiana.
'Ancora una volta la sensibilita' della trasmissione 'Piazza Grande', su Raidue, ha squarciato il silenzio Rai sull'allucinante vicenda del nostro connazionale emiliano Simone Righi, detenuto in Spagna dal 7 ottobre per aver difeso i suoi cani, barbaramente ammazzati in un canile comunale spagnolo'. Lo afferma l'on.Marco Zacchera, responsabile esteri An e vicepresidente del Comitato per gli Italiani nel Mondo della Camera, impegnato nella battaglia dei diritti dei nostri detenuti all'estero.
'Grazie alla trasmissione condotta da Giancarlo Magalli - rileva - i telespettatori hanno potuto ascoltare direttamente dalla compagna di Righi, Angelagiovanna Fiori, la vicenda e vedere con i propri occhi il pestaggio che Simone ha subito al momento dell'arresto. Scene incredibili, se si pensa che tutto questo e' capitato ad un cittadino italiano in un paese comunitario come la Spagna. Ringrazio anche il Console di Madrid, Sergio Barbanti, intervenuto in colle gamento telefonico nella diretta Rai, per tutto il supporto che la nostra rete consolare sta dando ai nostri connazionali, grazie alla quale la cauzione richiesta per Simone Righi e' stata ridotta da 9.000 a 3.000 euro, equiparando almeno in questo il nostro connazionale alla cittadina spagnola arrestata insieme a Righi ma gia' libera'.
'Spero che a questo punto - conclude il parlamentare - l' intera vicenda possa definirsi completamente restituendo a Righi, gravemente ammalato, la completa liberta' e soprattutto mi auguro che lo Stato italiano si costituisca parte civile chiedendo alla civilissima Spagna il rispetto della legge italiana 20 luglio 2004, n.189, che recita testualmente: 'Chiunque, per crudelta' o senza necessita', cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche e' punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro''.