Niente canile, quel cucciolo lho adottato io Storia di una vigilessa chiamata per un cane trovato per strada
Si è subito affezionato e non ho avuto il cuore di lasciarlo in altre mani
Monica Marinari
Livorno - Il 24 dicembre come vigile urbano sono intervenuto alla Valle Benedetta, poichi la nostra Centrale Operativa ci aveva segnalato che una famiglia aveva trovato un cane abbandonato al quale aveva messo il nome Tobia. La famiglia lo aveva ospitato nella propria abitazione in attesa che qualcuno lo reclamasse. Alcuni miei colleghi avevano già accertato che il cane non aveva il microchip ed era impossibile quindi accertarne la proprietà. Lanimale, un cucciolo meticcio, incrocio labrador-segugio, manto fulvo, occhi nocciola, si dimostrava mansueto e affettuoso. Lo abbiamo portato da un veterinario che lo ha trovato in discrete condizioni fisiche, nonostante la magrezza e qualche zecca, subito amorevolmente rimossa dal medico.
Sono rimasta colpita dallaffettuosità e dalla dolcezza del cane in particolar modo verso di me e così, invece di consegnarlo al canile Il Corbolon, ha deciso istintivamente di adottarlo, in attesa che trascorressero i 60 giorni, previsti dalla legge per lindividuazione del legittimo proprietario. Nellattesa al cane è stato posto ul microchip intestato al Comune di Livorno.
A questo punto ho deciso di assumermi la responsabilità ufficiale di adottare il cucciolo, sbrigando gli atti necessari, tramite lufficio Tutela Animali, la cui responsabile provvedeva a far fronte a tutte le spese relative.
Grazie alla convivenza con la bestiola, ho scoperto un mondo a me prima sconosciuto, infatti condividendo con lui lunghe passeggiate sono venuta a contatto con moltissime altre persone amanti degli animali, con le quali ho sviluppato tante nuove amicizie