IL SECOLO XIX
20 GENNAIO 2008
+Aiutatemi a salvare i miei animali;
L'appello di un ex elettricista "sfrattato" che da anni custodisce asini, cani, capre e galline
Bruno Viani
Provincia di Gevona - C'è un arca di Noi alle spalle della città, un angolo di campagna dove Antonio Fiore, 64 anni, elettricista in pensione, convive felicemente con un incredibile compagnia a due e quattro zampe: ci sono gli asini Bimbo e Bimba, le caprette Bianchina e Gertrude (che a giorni dovrebbero dare alla luce due cucciolate di eredi) e una quindicina tra galline, galletti e oche, senza nome ma non per questo meno rispettate, senza contare tre cani. Gli unici fuori dal recinto comune degli animali.
+Qui nessuno finisce in pentola - racconta Fiore - non sono vegetariano, però se voglio mangiare pollo lo compro al supermercato. Le mie bestie mi forniscono solo le uova, se muoiono è solo per la vecchiaia: non potrei mai tirare il collo a chi, quando porto il bugliolo di fioccato impastato col pane e la pasta, mi salta su una spalla...;. Innamorato dei suoi animali, però arrabbiato col mondo. E disperato. Al punto che ora, dice, farà abbattere Bianchina, Gertrude, Bimbo, Bimba e compagnia pennuta: +Mi hanno imposto di distruggere il cortile dove vivono le mie bestie. E prima che facciano una brutta fine, preferisco che sia un veterinario ad ammazzarle;.
Nelle campagne di Manesseno, frazione di Sant'Olcese, l'arca di Antonio Fiore è diventata un caso. +Siamo di fronte a una infinità di illeciti amministrativi e quel'uomo, quando ne ha avuto l'occasione, si è sempre rifiutato di sanarli - dice il sindaco Angelo Cassissa - i regolamenti, se ci sono, devono essere rispettati da tutti;.
H uno scontro di carte bollate che si trascina da anni e vede l'ex elettricista sommerso da procedimenti giudiziari e amministrativi. Nei quali è risultato immancabilmente perdente e, sussurra ora, quasi rovinato e disperato. C'è la vicenda della strada che porta alla sua casa e ai suoi terreni (+L'hanno fatta costruire i miei figli, ma ora mi è arrivata dal tribunale un'ingiunzione a pagare ottantamila euro per una serie di irregolarità
, cè una vasca per l'acqua che secondo gli accertamenti non dovrebbe esserci (+Ma quando qui scoppiano gli incendi, i vigili del fuoco possono venire solo da me a chiedere di riempire le loro cisterne;). C'è quel recinto di pochi metri quadrati, costruito su progetto di un architetto, dove convivono gli animali dell'arca di Fiore, pacificamente come ai tempi di Noi. Ma in violazione, accusa il Comune, di una infinità di norme che sono imposte per motivi di igiene e salute pubblica.
Cosìè arrivato in questi giorni l'ultimo colpo alla stabilità emotiva e economica di Fiore: +Vivo in una zona di campagna isolata e neanche visibile a distanza, tutt'attorno esistono una infinità di insediamenti simili e nessuno si è mai posto il problema di verificare il rispetto delle norme relative alla costruzione. E la veritàè che nessuno ha mai chiesto permesso ad alcuno per costruire un pollaio. A me, invece, è stata cominata dal Comune l'ennesima multa, questa volta da 7.160 euro, insieme all'ordine di distruggere tutto. Cosa farò delle mie bestie? Non voglio macellarle, ma certo non possono vivere libere e senza un riparo...;.
+L'allarme dell'aviaria è stato un segnale forte - risponde Tamara Pierini, responsabile del servizio Socio-sanitario del Comune di Sant'Olcese - se si detengono più di tre esemplari di un animale, bisogna denunciare la presenza di un allevamento. E i capi di diverse razze devono essere allevati rispettando criteri precisi, separati gli uni dagli altri, con un sistema di scarichi delle deiezioni;.
La stessa autorizzazione sanitaria esibita da Antonio Fiore, con timbri del Comune e marche da bollo, sancisce: +Il numero dei capi adulti presenti non può essere superiore a tre;.
E il sindaco Cassissa si difende dalle accuse di insensibilità. +Sono sindaco da tre anni e mezzo, da tre anni e mezzo mi trovo ogni giorno a combattere su questo fronte. Ma se un giudice ha dato ragione a chi ha denunciato gli abusi, significa che gli abusi ci sono, non è una persecuzione;.
Che fine faranno ora Bianchina, Bimbo e Bimba? +Il servizio veterinario del Comune dovrà proporre delle soluzioni - riprende Pierini - per le galline i regolamenti sono giustamente severi, dopo l'esplosione del problema dell'aviaria. I cani saranno ricoverati al canile, per gli asini non sarà facile trovare una sistemazione. Le caprette avranno invece bisogno di un ricovero temporaneo, per essere quindi eventualmente avviate al macello;. A meno che non succeda qualcosa di improbabile, nel frattempo. E l'ex elettricista giura: +Porterò i miei animali davanti ai palazzi delle amministrazioni locali;.