SPARA AL BARBONCINO CHE FA PIPI' CONTRO IL CANCELLO

Ieri sera mi è arrivata questa... che dire... spero che qualcuno impallini lui... non ci sono parole, nè "maledizioni" abbastanza grandi da mandare, perchè cose del genere sono assurde....

e a volte mi chiedo:
perchè non "aboliamo" il genere umano?
gli animali e la natura starebbero così bene senza l'uomo... ((




IL GIORNALE

20 FEBBRAIO 2008



SPARA AL BARBONCINO CHE FA PIPI' CONTRO IL CANCELLO



Rho (MI) - Probabilmente perderà l uso delle zampe posteriori il barboncino che lunedì pomeriggio, a Rho, è stato impallinato da un cacciatore infastidito perchi il cane stava facendo la pipì davanti a casa sua. Quando l uomo ha notato l animale davanti al suo cancello, intento a fare pipì, erano le 14. A quel punto è corso a prendere un fucile da caccia, lo ha imbracciato e, dopo aver puntato l arma contro il cane, gli ha sparato. L uomo è stato denunciato per maltrattamenti agli animali. E il cane, portato immediatamente in uno studio veterinario della zona, è stato operato. Ma per lui le cose non sembrano mettersi bene.

Riguardo a questo, stamattina mi sono tornate alla mente alcune cose sui cacciatori... purtroppo nel mio paese in Piemonte ne conosco 3...
fin da quando ero piccola (4-5-6 anni) ci litigavo di brutto (almeno con 1 perchè gli altri non li conosco benissimo)... - se pensate che appena ho iniziato a camminare mia mamma mi diceva sempre che tornavo a casa con i vermi e le lumache schiacciate chiedendo dov'era il cuore per operarli e salvarli, capite a che età ho iniziato a litigarci... -, una sera, avevo intorno ai 6 anni (chi se lo scorda!) uno di questi mi chiama, sono andata a vedere cosa volesse, apre il bagagliaio dell'auto e... aveva lì la sua "preda" insanguinata... non vi dico come ci sono rimasta e mi sa pure che era il primo animale che vedevo morto in vita mia e chi si aspettava che volesse farmi vedere proprio quello????
è stato traumatico, questo lo ricordo eccome...

fino a qualche anno fa ho continuato a litigarci coi cacciatori, ora li evito o se li devo salutare, li saluto e basta mentre se posso evitare, evito.... tanto ormai sa tutto il paese come la penso.... mi sono trovata davvero TANTE volte a discutere col mio vicino (cacciatore) o meglio ha il laboratorio (è restauratore di mobili) e lavora da sempre nel mio cortile perchè se la prendeva coi gatti che prendono gli uccelli e dicevo... e continuo a dire... scusate la parola ma... come cazzo fa a prendersela con i gatti che prendono gli uccelli per istinto naturale e non prendersela col suo stramaledetto fucile???

ricordo che aveva sempre la fissa dei gatti selvatici che li avrebbe ammazzati tutti perchè prendevano gli uccelli dal nido, etc. etc. posso capire uno che se la prende e non è cacciatore, ma uno che fa il cacciatore e se la prende coi gatti, quando lui lo fa per hobby (così dice) e perchè gli piace ha senso meno di 0...
io amo scrivere poesie e + volte ne ho scritte sugli animali che venivano uccisi dai cacciatori, una volta gli è capitata una poesia mia tra le mani che ne parlava e non vi dico le litigate che ci siamo fatti per come li descrivevo... che dire... da un lato sono stata contenta che l'abbia letta perchè per un attimo ho pensato che, se, se l'era presa così era perchè un attimo di senso di colpa anche solo per un breve istante, l'avrà avuto... almeno spero...

vabbè va, chiudo qui l'argomento che sennò mi tornano alla mente tutte le urla che mi sono fatta in tutti questi anni...

Ciao Luna, purtroppo i cacciatori sono così, non hanno nessuna empatia e rispetto per gli animali e la loro scelta è indicativa della loro sensibilità.....
Peccato che non sappiano apprezzare nemmeno persone come te, sensibili ed attente quello che ha letto la tua poesia si sarà fatto grasse risate
In un paesino sotto la Marmolada vive Mauro Corona, uno dei più grandi alpinisti di questi ultimi 20 anni, che scrive dei libri mozzafiato sul suo rapporto personale con la natura e gli animali, frutto delle riflessioni che ha fatto nei suoi anni in montagna. In uno di questi bellissimi e struggenti libri parla anche della sua esperienza, iniziata da bambino, con il padre (che a sua volta aveva aiutato il nonno di Mauro Corona) come bracconieri di ungulati........ Ma un giorno ha preso coscienza della sofferenza che infliggeva agli animali
Ha smesso e si è rifiutato di continuare questa attività, nonostante il padre glielo volesse imporre, aveva guardato negli occhi un cervo morente, caduto in una trappola e ferito: questa esperienza lo ha sconvolto fino al punto di mettere fine allo schifo che nella sua famiglia si tramandavano con il corredo genetico
Se tutti fossimo più attenti e guardassimo negli occhi gli animali, ad iniziare da quelli domestici con i quali viviamo, forse sarebbe più facile prendere coscienza del fatto che hanno un anima e che sono esseri senzienti, il fatto che non si esprimano con il linguaggio non ci autorizza a considerarli esseri inferiori, perché se così fosse allora anche i neonati ed i bambini fino a circa i 2 o 3 anni di età non parlano, ma se li guardiamo negli occhi ci rendiamo conto che comunicano con noi.
Anche noi siamo animali, ma il nostro problema è che siamo presuntuosi

kurtclaudia ha scritto:

Ciao Luna, purtroppo i cacciatori sono così, non hanno nessuna empatia e rispetto per gli animali e la loro scelta è indicativa della loro sensibilità.....
Peccato che non sappiano apprezzare nemmeno persone come te, sensibili ed attente quello che ha letto la tua poesia si sarà fatto grasse risate
In un paesino sotto la Marmolada vive Mauro Corona, uno dei più grandi alpinisti di questi ultimi 20 anni, che scrive dei libri mozzafiato sul suo rapporto personale con la natura e gli animali, frutto delle riflessioni che ha fatto nei suoi anni in montagna. In uno di questi bellissimi e struggenti libri parla anche della sua esperienza, iniziata da bambino, con il padre (che a sua volta aveva aiutato il nonno di Mauro Corona) come bracconieri di ungulati........ Ma un giorno ha preso coscienza della sofferenza che infliggeva agli animali
Ha smesso e si è rifiutato di continuare questa attività, nonostante il padre glielo volesse imporre, aveva guardato negli occhi un cervo morente, caduto in una trappola e ferito: questa esperienza lo ha sconvolto fino al punto di mettere fine allo schifo che nella sua famiglia si tramandavano con il corredo genetico
Se tutti fossimo più attenti e guardassimo negli occhi gli animali, ad iniziare da quelli domestici con i quali viviamo, forse sarebbe più facile prendere coscienza del fatto che hanno un anima e che sono esseri senzienti, il fatto che non si esprimano con il linguaggio non ci autorizza a considerarli esseri inferiori, perché se così fosse allora anche i neonati ed i bambini fino a circa i 2 o 3 anni di età non parlano, ma se li guardiamo negli occhi ci rendiamo conto che comunicano con noi.
Anche noi siamo animali, ma il nostro problema è che siamo presuntuosi

concordo con te ed è vero che gli animali non parlano " a parole " ma si fanno capire benissimo coi loro "gesti" e basta guardarli negli occhi per capire cosa vogliono... fanno capire i disagi, contentezze, gioie, dolori, rabbia benissimo, gli manca solo la parola, ma questa non serve per capirli...

Meglio un morto in casa che un cacciatore all'uscio