LIBERO
18 LUGLIO 2008
Il re dei cacciatori si pente e adotta due cerbiatti
Favola moderna in Alto Adige
Francesco Perugini
I caprioli che hanno perso la mamma. No, non vi stiamo per raccontare la favola di Bambi, perchi il protagonista del cartone animato era - come tutti ricorderete - un cerbiatto, ma la storia di due trovatelli che non ha ispirato Walt Disney bensì il quotidiano Alto Adige. La loro madre è caduta nella trappola di un bracconiere l11 giugno scorso: nel bosco vicino a Castelrotto (Bolzano) è rimasta incastrata con la testa in un cappio di ferro ed è morta. Ancora incapaci di procurarsi il cibo, i suoi due cuccioli, ormai orfani, avrebbero fatto la stessa fine se a salvarli non fosse arrivato il più improbabile dei Martinitt veterinari: un cacciatore.
Rettore della riserva
Andreas Colli, 43 anni, fisico enorme e un cuore altrettanto grande, è il rettore della riserva di caccia della località altoatesina. Stava passando una giornata tranquilla nella sua abitazione quando ha ricevuto uninsolita telefonata da una signora del posto: +Due cuccioli stanno piangendo. Forse è successo qualcosa;. Un po scocciato Andreas ha risposto che era una cosa normale, che i due animali stavano cercando la loro mamma. Nel pomeriggio le telefonate si sono moltiplicate e così Andreas ha dovuto indossare gli scarponi, prendere si il fidato cane Dux e ha imboccato un sentiero allinterno della selva. Dopo molte ricerche ha trovato i due piccolini che vegliavano il corpo della mamma e li ha portati a casa sua con si.
Così da un giorno allaltro Andreas da cacciatore è diventato un allevatore. Certo linizio non è stato facile. Il primo problema è stato capire come nutrire i due cuccioli. Pesavano meno di due chili e perciò necessitavano ancora del latte materno.Navigando in internet ha conosciuto unesperta tedesca che gli ha dato le dritte fondamentali di cui aveva bisogno: una siringa di latte in polvere per agnelli ogni due ore per le prime settimane. Poi lo svezzamento con biberon di latte, fiocchi davena e terra, funzionale alla digestione dei caprioli. Ogni tanto è permesso anche qualche strappo alla dieta: sembra che i cuccioli siano ghiotti dei petali delle rose di Andreas. Un cacciatore altoatesino, abituato a passare giorni tra le montagne seguendo una pista, si è insomma trasformato in una perfetta balia. Ogni cinque ore molla qualunque cosa stia facendo, torna a casa, posa il fucile e imbraccia il bollilatte per dare da mangiare a quei piccoli a cui se nulla fosse accaduto tra qualche anno avrebbe potuto anche sparare. Per poi forse esporli in casa sua, nella sala che custodisce i trofei accumulati nella sua carriera ventennale di cacciatore, dove troneggia,tra volpi e corna (di caprioli) accanto alla pelle di un orso ucciso 12 anni fa al confine tra Romania e Ucraina. Piccolo e Grande - così ha voluto chiamarli il loro papà - oggi pesano sei chili e abiteranno fino alla fine di settembre in casa Colli, dove hanno preso possesso esclusivo della veranda, per poi trasferirsi nella riserva di Faunes, dove torneranno a vivere in un habitat più naturale.
Piccolo e grande
Nel frattempo si sono adeguati perfettamente alla vita casalinga divenendo dei perfetti animali domestici: seguono Andreas dovunque vada (+anche in bagno; confessa lui) e lo accompagnano persino quando esce a passeggio con la sua compagna Christine, che spesso lo aiuta ad accudirli. E non devono più temere il cacciatore.