LA PROVINCIA DI CREMONA
20 MARZO 2008
Cani avvelenati, indagini
Soncino (CR) - I carabinieri di Soncino che indagano sull'avvelenamento di cani avvenuti nelle campagne della città murata, ma anche nei dintorni, sono sulle tracce dell'irresponsabile che hanno seminato bocconi avvelenati causando anche la morte di volpi e rapaci. In città è ancora forte il ricordo del decesso del setter inglese che stava accompagnando nella passeggiata pomeridiana la proprietaria nei pressi delle cascine dell'Infonteno, ubicate ad ovest della città, a non più di mezzo chilometro dalle case della zona residenziale. Una morte atroce malgrado il tempestivo ricorso al veterinario. Il povero ausiliare aveva ingerito un boccone poi risultato farcito di veleno, a margine della strada bianca che collega il centro abitato alla campagna coltivata. Ma altri cani anonimi nelle settimane successive sarebbero deceduti nella zona bandita alla caccia attorno al podere di Mura Secca. Atti di una crudeltà che non trovano riscontri nel recente passato. Il mondo venatorio, e soprattutto cinofilo è allarmato per questi comportamenti assurdi, incivili, criminali. Nel mese di marzo infatti è possibile addestrare in terreno aperto alla caccia i giovani ausiliari di età inferiore ai 15 mesi. Ma molti hanno rinunciato, terrorizzati dall'idea che un proprio soggetto possa intercettare un boccone avvelenato. I carabinieri di Soncino hanno intensificato il controllo sul territorio nelle zone dove si sono verificati gli avvelenamenti anche nelle ore notturne. Ma si auspica la collaborazione di tutti soprattutto dei discepoli di Diana. Un'indagine che riguarda anche i territori competenti di Ticengo e Cumignano