Ridurre il consumo di carne per combattere i cambiamenti climatici: e' l'appello rivolto dal presidente del Comitato Intergovernativo sul mutamento climatico (Ipcc), Rajendra Pachauri, ai cittadini europei nel corso dell'assemblea della Commissione sui cambiamenti climatici del Parlamento europeo.
27 marzo 2008
Fonte: AGI/EFE
Secondo Pachauri, da sempre vegetariano, "si dovrebbe mangiare meno carne. La gente sarebbe piu' sana e ne trarrebbero beneficio anche i Paesi". La raccomandazione, ammette Pachauri, "e' impopolare" e "non e' stata accolta bene" quando fu rivolta ai cittadini dell'America Latina, ma la speranza e' che "l'Europa possa capirla". Secondo un rapporto Onu del 2006, la produzione di carne causa un'emissione maggiore di quella prodotta dai trasporti, pari al 18% del totale delle emissioni di Co2 nel mondo.
Oltre a ridurre il consumo dicarne, Pachauri ha consigliato ai Governi l'applicazione di una 'tariffa razionale' che promuova i comportamenti 'ecologici', per esempio legati al consumo dell'acqua o alle campagne per la sensibilizzazione dei cittadini. Il presidente dell'Ipcc ha approvato gli sforzi di Bruxelles per combattere i cambiamenti climatici e ha esortato i Paesi dell'Unione europea a "sviluppare tecnologie e attitudini che servano da esempio al resto del mondo". Riguardo all'uso dei biocarburanti, promosso dall'Unione europea come strumento per frenare il surriscaldamento globale, Pachauri ha precisato che anche se i biocombustibili fanno parte delle misure per risolvere l'emergenza clima, e' necessario un altro tipo di soluzioni perche' il costo e l'impatto dei biocarburanti fanno si' che non siano la risposta migliore al problema.