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 DA MASSIMO TERRILE-MOVIMENTO ANTISPECISTA

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MessaggioTitolo: DA MASSIMO TERRILE-MOVIMENTO ANTISPECISTA   DA MASSIMO TERRILE-MOVIMENTO ANTISPECISTA EmptyGio Apr 10, 2008 12:04 am

9 aprile 2008

Cari amici,

Vi inviamo l’appello del Prof. Bruno Fedi per una scelta elettorale che tenga conto del rifiuto della violenza e della sensibilità verso la rivoluzione etica, scientifica, giuridica in corso nel mondo, ove le tematiche ecologiste ed antispeciste continuano a rivelarsi come le scelte del futuro. Un appello a respingere l’inganno di politici che si fingono ciò che non sono (vegani, antispecisti, ecc..) pur di trarne vantaggi personali. Troppe volte abbiamo assistito ad accordi trasversali e “patti” di rispetto dell’etica antispecista naufragati miseramente l’indomani delle elezioni, dimenticati nel cassetto, o priorizzati alla rovescia. Per applicare un’etica nuova, suggerisce il Prof. Fedi, occorre rigore, non disponibilità a trattar con chiunque magari al solo scopo di gestire il potere!

Per quanto ci riguarda, abbiamo sempre affermato che la politica è l’espressione della volontà dei cittadini, e che un buon politico fa ciò che i suoi elettori gli chiedono di fare. Ma non fa comunque ciò che è sbagliato, non etico, non ecologico, e quindi non nell’interesse delle future delle generazioni. Abbiamo ad esempio sentito molte volte citare la D.U.D.A. (Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali, del 1978) da politici di professione (e non) per affermare presunte inclinazioni “animaliste”. Ma bastava leggere tale dichiarazione per rendersi conto della sua illogicità e delle sue enormi contraddizioni, tali da farla considerare un classico esempio di “specismo”, sia di primo, sia di secondo livello. E’ fin troppo facile sottoscrivere una dichiarazione i cui principi fondamentali non sono nemmeno più in contrasto con la legislazione vigente, oltre ad essere contraddittori. Pur tuttavia ancora oggi esistono politici che si presentano con tale messaggio, sicuri di attirare i voti degli ingenui. Non certo quelli degli antispecisti, vorremmo aggiungere. O di chi ha aperto gli occhi e non crede più che “ … gli animali sono tutti eguali, tranne …quelli che lavorano, quelli che vengono allevati per l’alimentazione o la vivisezione, per la pelle, il pelo, il latte, ecc..”.

Una seria dichiarazione su come dovrebbero essere impostati i rapporti tra gli esseri umani e non umani è stata sottoscritta da molte personalità ed associazioni fin dal 2002: il “Manifesto per un’etica interspecifica” (v. sito www.antispec.org > Manifesto). Ma i nostri politici se ne tengono alla larga. Troppo impegnativa. E’ assai più facile citare la D.U.D.A., così non sarà necessario parlare di vegetarismo, di libertà, di uguaglianza, di abolizione dei circhi, zoo, sagre, ecc… Basterà limitarsi alla “politica dei piccoli passi” , anzi, dei “piccolissimi passi”. Avanti adagio, quasi indietro….In modo che l’industria della carne e derivati, l’economia, le istituzioni religiose, i cacciatori, e tutti coloro che ritengono giusto lo “staus quo” (ossia che gli esseri non umani siano discriminati, violentati, massacrati, seviziati ed uccisi senza ragione) non abbiano a lamentarsi. Che per un successo nascano due (o più) insuccessi (nascosti..). Che per una mini-conquista (fatta in nome della “concertazione”, ossia: convenienza reciproca…) si abbandonino posizioni difese da sempre con tenacia. Basta pensare agli animali geneticamente modificati, fino a ieri considerati la follia di una pseudo-scienza, ed ora pronti ad essere “sdoganati” e barattati in cambio dell’abolizione di ciò che non serve più….

No, grazie. Non c’è bisogno di essere “integralisti” , “irriducibili”, o “duri e puri” per rifiutare accordi svantaggiosi o anche paritetici in nome della “concertazione”. Basta essere coerenti, e non disposti a condividere il potere con chi ce lo offre. Tenere duro. Mirare agli obiettivi, e non mollare fin a che non siano stati raggiunti. Non vendersi per un piatto di lenticchie…. Ma nemmeno per qualcosa di più, che non sia a vantaggio totale della causa. Il che non sarebbe pertanto una “vendita”, ma un vero successo.

Non è un caso che nessuno schieramento politico si sia ora espresso chiaramente in merito ai diritti degli esseri non umani. Nessun politico, oggi, nemmeno i più sbilanciati, lo farebbe. Altri sono i temi in discussione, causa l’appiattimento generale per la rincorsa al “quorum” (e quindi per il rimborso delle spese della campagna elettorale, e magari qualche poltrona..). Dunque, non è possibile orientare gli elettori (né sarebbe compito nostro) verso precise scelte “antispeciste”. Ma forse possiamo sperare nel prossimo futuro in un nuovo soggetto politico che – approfittando del campo libero – rilanci l’antispecismo non solo come moderna visione del rapporto tra esseri umani e non umani, ma come codice di “non sfruttamento” degli esseri più deboli, qualunque sia il numero delle loro zampe, il colore della loro pelle, il numero dei loro occhi, ecc..

Un caro saluto

Massimo Terrile
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MessaggioTitolo: Re: DA MASSIMO TERRILE-MOVIMENTO ANTISPECISTA   DA MASSIMO TERRILE-MOVIMENTO ANTISPECISTA EmptyGio Apr 10, 2008 12:06 am

RICERCA - ETICA - ELEZIONI

Senza ecologia, l’umanità andrà incontro certamente a danni gravissimi, forse al disastro totale.

Ma uno sviluppo ecologicamente sostenibile non si può ottenere con il ritorno alla candela; sono necessarie tecnologie nuove ed una ricerca scientifica avanzatissima, che consentano di non distruggere l’ambiente in cui viviamo. Dunque, ci vuole maggiore scienza, una ricerca condizionata da una visione etica rispettosa della “diversità”, anche di ciò che non è umano.

In ultima analisi, per avere ricerca e sviluppo, è necessaria una nuova etica (e conseguentemente una migliore giustizia), unico settore in cui nulla è cambiato, da 2000 anni..

Adesso questa nuova etica, questo nuovo rapporto fra uomo e natura, è divenuta una necessità assoluta.

Di questi fatti fondamentali, la quasi totalità dei politici, sembra completamente ignara.

Tutti indistintamente parlano di produttività, qualunque tipo di produttività, che deve aumentare: dalle sedie, alle nanotecnologie.

Non si tiene conto alcuno dell’effetto inquinante della produzione, cioè dei principi fisici e chimici che governano il mondo.

Tutti parlano anche dell’aborto, della clonazione, senza tener conto alcuno dei principi biologici che regolano il mondo, indipendentemente dai desideri degli uomini: Non si parla di nuovi rapporti fra uomo ed altri viventi, di nuova scienza.. Non viene fatto neppure un piccolo passo verso le cause più immediate della recessione economica, o della disoccupazione giovanile, di cui tutti parlano, mentre nessuno parla del professionismo politico, della degenerazione clientelare della società, delle caste di intoccabili che sono la causa immediata di tutto; sono forze conservatrici le quali provocano un clientelismo strutturale, per cui si può far carriera, solo se si appartiene ad un gruppo determinato.

Tutto questo è conseguenza della intoccabilità dei politici, i quali provocano, a cascata, l’intoccabilità dell’università, della giustizia, della ricerca, dell’etica ecc..

Ai politici che abbiamo, non può venire in mente una nuova etica ed una nuova scienza, che evitino una società statica, che non si rinnova.

Ad essi non viene in mente l’importanza di una nuova etica che non solo eviti la crudeltà nei confronti di altri esseri viventi (50 miliardi di animali vengono uccisi ogni anno per essere mangiati; quasi 1 miliardo di animali sono torturati, ogni anno, per pseudo ricerca scientifica).

Ad essi non viene in mente una nuova etica come fattore che condizioni la ricerca verso modalità non autodistruttive per l’uomo e per l’ambiente (perché distruggendo l’ambiente, si distrugge il clima e quindi anche l’uomo, ma prima di questa distruzione totale si riesce già oggi, in questo stesso momento, a far morire di fame e di sete decine di milioni di persone ogni anno: un bambino ogni sei minuti!).

Di questi concetti, quasi tutti i nostri politici sembrano all’oscuro, ma fra loro, i più riprovevoli sono coloro che teorizzano il principio del più forte economicamente, o militarmente (“Del tipo: il pesce grosso mangia il pesce piccolo”), cioè il principio della violenza pura e semplice sui più deboli. Questi ultimi, applicano un principio preistorico, oggi divenuto autolesionistico, che danneggia tutti.

Questi politici hanno un programma, ripetuto ogni giorno apertamente, come se fosse un merito, da giornali e tv, che sottolinea le differenze fra i vari gruppi, classi sociali, popoli, esasperando le tensioni sociali che sfoceranno inevitabilmente in lotte fra i più poveri. Speriamo che non acquisiscano il potere, per di più con elezioni effettuate con una legge iniqua, perché distruggerebbero definitivamente il paese e perfino la speranza di nuovi rapporti fra uomini ed altri viventi, uomini e natura.

Altri, che pure parlano di produttività, senza parlare di ricerca avanzata, di etica e conseguentemente di giustizia, non teorizzano però i principi della violenza; quindi possono e devono prendere coscienza di una rivoluzione etica - scientifica – giuridica che può cambiare radicalmente la società; possono prendere coscienza che la nostra alimentazione è crudele per miliardi di animali, ma provoca anche milioni di morti fra gli uomini. Possono prendere conoscenza che la ricerca biologica attuale è insicura; tiene fuori dal mercato Asia ed Africa; medicalizza la società, giovando solo ai fabbricanti di farmaci.

Queste elezioni sono forse l’ultima occasione, offerta alle forze di questo paese, di respingere l’etica della crudeltà, mascherata da buonismo.

Respingere l’aborto legale, significherebbe provocare milioni di aborti clandestini; respingere la contraccezione e l’uso dei profilattici (ma perché?) vuol dire provocare milioni di casi di A.I.D.S. e di epatiti virali.

Dunque, evitiamo una politica basata sui contrasti sociali, sulle divisioni, sulla cementificazione del territorio, che conservi ed accresca i privilegi degli uomini sugli altri animali. Cerchiamo di far si che si aprano gli occhi sui principi di fondo che regolano la nostra società: l’etica, la ricerca, l’ecologia, la giustizia. Teorizzare un produttivismo ed un consumismo insensato, l’alimentazione carnea come simbolo di benessere, la caccia come sport, un’etica arcaica, una ricerca biologica crudele, sono tutti indici di ignoranza dei problemi e di immoralità nel risolverli. E’ ovvio che va condannato ogni liberismo anarcoide, incompatibile con l’ecologia, l’etica, la giustizia. Credo che non si debba fare l’ennesimo tentativo di costituire un gruppo trasversale fra candidati che si fingono vegetariani, o animalisti e si rivelano poi dei semplici profittatori. La semplice disponibilità all’accordo con chiunque rivela una disponibilità ad usare gli altri animali, cioè la vita altrui, come mezzi e non come fini. Per imporre un etica nuova è necessario rigore, non disponibilità a trattare con chiunque per gestire il potere. Questa è semplice disponibilità al consociativismo.


Bruno Fedi
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MessaggioTitolo: Re: DA MASSIMO TERRILE-MOVIMENTO ANTISPECISTA   DA MASSIMO TERRILE-MOVIMENTO ANTISPECISTA EmptyGio Apr 10, 2008 12:09 am

Debbo aggiungere, che leggendo i programmi, solo lo schieramento Sinistraarcobaleno parla di animali (pagina 22).
Che poi non fara' un cazzo come tutti gli altri, questo e' prevedibile.
Ma nel caso andasse a governare, potremmo chiedere conto di quanto scritto......
Altrimenti so io dove infilarglielo il loro programma
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