CORRIERE ADRIATICO
3 AGOSTO 2008
Cura e riabilitazione dei volatili e biodiversità, il fermo dopo 25 anni di attività
Il Centro recupero animali dà forfait
JESI (AN) - Dopo 25 anni di attività il Centro recupero animali selvatici (Cras) del Wwf Marche, che si trova nella Riserva naturale regionale di Ripa Bianca, da venerdì scorso non accoglie più gli animali selvatici feriti, mantenendo la cura e la riabilitazione degli animali attualmente in degenza. Il centro è lunico nella Regione Marche e tra i pochi nel centro Italia. Tale scelta, intrapresa dal Wwf Marche con molta sofferenza, si rende necessaria a causa della insufficienza dei contributi pubblici (dal 1990 provenienti dalla Regione e dal 2005 al 2007 anche dalla Provincia di Ancona) per coprire i costi del Centro, aumentati progressivamente negli ultimi anni con lincremento degli animali - nel 2006 sono stati 361, nel 2007 586 e dal primo gennaio di questanno a tuttoggi 370 - a testimonianza del progressivo aumento di importanza del centro. Il Centro recupero animali selvatici nel corso degli anni ha svolto anche una preziosa azione di educazione e sensibilizzazione ambientale per la tutela della fauna selvatica collaborando con il Corpo forestale dello Stato, lAsur, i Vigili del fuoco, la Lipu... Gli animali che arrivavano al Cras provenivano dallintero territorio della regione, con una prevalenza dalla provincia di Ancona.Il Cras, sottolinea il responsabile del Centro David Belfiori, ha accolto, curato e riabilitato animali selvatici di qualsiasi genere dalle testuggini dacqua esotiche (ad oggi circa 100 in degenza), ai ricci e ai pipistrelli ma la maggioranza degli animali ricevuti è costituita dagli uccelli dei quali la maggior parte protetti e per citarne alcuni: il falco pellegrino, il falco di palude, lalbanella minore, la sula, le centinaia di rondoni curati ogni anno e numerose specie di rapaci notturni. Nel triennio 20052007 il Centro ha accolto 70 specie diverse di uccelli con una percentuale di recupero del 50%.
Lubicazione del Centro allinterno della Riserva naturale Ripa Bianca ha consentito di mettere in moto sinergie con finalità scientifiche e sanitarie quali ad esempio: linanellamento degli animali curati e liberati che ha consentito di venir a conoscenza che una giovane femmina di Falco Pellegrino ricoverata al centro con ferite di arma da caccia il 10 settembre 2006, dopo le cure è stata liberata il 22 novembre 2006 ed è stata ritrovata il 28 giugno 2007 a Szombathely in Ungheria dopo 214 giorni e 487 chilometri di distanza, mentre durante lemergenza dellinfluenza aviaria il Cras, in collaborazione con lIstituto nazionale per la Fauna selvatica, lAsur e la Provincia è stato un importante punto di monitoraggio del diffondersi dellepidemia.
Per ulteriori informazioni: David Belfiori 334.6047701, e.mail: direzione@riservaripabianca.it