ASCA
8 GENNAIO 2008
UMBRIA/SANITA': CONTRIBUTI PER PREVENIRE RANDAGISMO
Perugia, 8 gen - Gli interventi di prevenzione dei fenomeni di randagismo continuano in Umbria: la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanita' Maurizio Rosi, ha infatti stanziato ulteriori contributi, per oltre 280mila 700 euro, per risanare, ampliare e costruire canili e rifugi in vari comprensori della regione. La somma (che rientra in un finanziamento complessivo di oltre 337mila euro) consentira' la realizzazione di un impianto di trattamento delle acque reflue e di sistemazione delle aree di sgambatura presso il canile di Lerchi a Citta' di Castello, la costruzione di un canile municipale a Marsciano e la qualificazione e il completamento del rifugio per animali randagi in localita' Ferrarelle a Gubbio, con annessa area verde da adibire a ''pet therapy''. Ad oggi, nella regione la stima dei cani presenti e' di 273mila unita', di cui quasi 135mila esistenti in anagrafe e registrati dalle quattro aziende sanitarie locali, 24mila 989 sono i cani con microchip. I canili esistenti in Umbria sono 21, con 848 cani presenti ed una capacita' complessiva di 1239 soggetti, mentre 11 sono i rifugi, con 2201 cani presenti ed una capacita' complessiva di 2214. Nell'ultimo anno, sono stati 5464 i cani catturati, 1144 quelli restituiti ai proprietari, 905 quelli affidati, 752 i cani ''morsicatori'' e 105 gli abbattuti, mentre nessun cane e' risultato affetto da rabbia. In Umbria esistono anche 4 gattili con la presenza di 280 gatti, mentre sono state censite 332 oasi o colonie, per una consistenza stimata di 3691 gatti. In questo ultimo anno, le sterilizzazioni eseguite su cani catturati maschi sono state 179 e 585 sulle femmine, mentre 1182 sono state le sterilizzazioni sui gatti. Nello stesso periodo, le profilassi eseguite sugli animali hanno riguardato, in particolare, cure antiparassitarie, trattamenti per echinococcosi e filaria, parvovirosi, cimurro, leptospirosi e tosse canile. ''Alla luce dei dati a suo tempo raccolti e delle domande pervenute - ha detto l'assessore regionale alla Sanita' Rosi, commentando la delibera di Giunta - abbiamo previsto di dotare, come esigenza minima, i Comuni appartenenti da un punto di vista territoriale ad una ASL, almeno di una struttura, ad eccezione delle ASL 2 e 4 che, per ampiezza e popolazione interessata, necessitavano di almeno due strutture''. L'assessore Rosi ha anche ricordato che da quattro anni l'Umbria si e' dotata di uno strumento tecnologico per prevenire il randagismo e l'abbandono dei cani. ''Infatti la Regione - ha spiegato - dal 2004 ha reso obbligatoria l'applicazione ai cani di un microchip sottopelle che ha sostituito il tatuaggio, e che attraverso un lettore ottico, permette di conoscere l'identita' dell'animale e i dati anagrafici del padrone. Si tratta - ha concluso - di un sistema efficace di identificazione della popolazione canina, non traumatico per gli animali, che consente di immagazzinare molti dati, da quelli anagrafici del proprietario, con relativi recapiti telefonici, a quelli dell'animale, con l'indicazione di razza, sesso, taglia, mantello e vaccinazioni eseguite''.