CORRIERE ADRIATICO
29 GENNAIO 2008
Luomo fu identificato durante una battuta di caccia a Pievebovigliana. Selvaggina proibita
CAMERINO (MC) Un cacciatore tolentinate, G.R. di 52 anni, è stato condannato dal tribunale penale di Camerino per calunnia nei confronti degli agenti della Guardia Forestale di Fiastra.
Luomo, nel 2003, fu identificato durante una battuta di caccia. A pochi metri dal luogo in cui era stato fermato, qualche minuto prima, gli stessi agenti avevano rinvenuto un raro esemplare di piviere agonizzante a terra e con una vistosa ferita di arma da fuoco. Luomo negò di aver sparato, ma qualche tempo dopo, il cacciatore tolentinate si vide notificare una contravvenzione. . Lepisodio si verificò in territorio di Pievebovigliana, in località Costa delle Cerrete. Il piviere dorato è una specie protetta molto rara anche sui Sibillini, che vive nel nord Europa e viene a svernare nei paesi dell'area del Mediterraneo. Un animale da tutelare, dunque, verso cui è assolutamente vietata la caccia. Da qui il provvedimento da parte della Guardia Forestale e la stesura di un verbale che il cacciatore, subito dopo i fatti, ha impugnato. Poi la scelta di pagare la sanzione.
Tutto finito? Neanche per sogno. Qualche settimana dopo, infatti, fu presentata una denuncia nei confronti degli agenti della Guardia Forestale. Laccusa era quella di aver dichiarato il falso. Il magistrato, inoltre, riconobbe la correttezza del comportamento posto in essere dalla Guardia Forestale nel caso specifico.
Immediatamente è quindi partita la controdenuncia. Ieri, le parti sono convenute davanti al gup del tribunale di Camerino, Giuliana Basilli. Limputato si è sottoposto a giudizio con il rito abbreviato. Per lui, il giudice ha emesso sentenza di condanna ad un anno, oltre al pagamento delle spese processuali. Inoltre dovrà risarcire nella misura di 4.000 euro ciascuno i tre agenti della Guardia Forestale che si sono costituiti parte civile.