VIRGILIO NOTIZIE
29 MARZO 2008
CANADA/ FOCHE, "FINO AD ORA NE ABBIAMO UCCISE SOLO QUINDICI" Lo ha detto il portavoce dell'industria canadese della pesca
Toronto - E' iniziata ieri la mattanza dei circa 275mila cuccioli di foca che verranno brutalmente uccisi in Canada, nonostante l'avvio della caccia sia stato ostacolato nelle prime ore da forti tempeste di neve. "Fino ad ora ne abbiamo uccise solo quindici per via delle cattive condizioni del ghiaccio" ha dichiarato il portavoce dell'industria canadese della pesca e degli oceani Phil Jenkins, aggiungendo che i cacciatori sono ancora distanti dal branco ma che ieri sono arrivate a sud del Golfo di San Lorenzo le sedici navi incaricate di procedere alla caccia delle foche. In queste ore, il governo canadese sta rilasciano alle associazioni animaliste i permessi necessari per osservare e monitorare la caccia alle foche. Viste le pessime condizioni climatiche, ieri era stato loro concesso un solo elicottero. Nonostante sia considerata cruenta per via dei metodi di abbattimento - i cuccioli vengono bastonati a morte, scuoiati sulle banchine di ghiaccio spesso quando sono ancora in fin di vita per poterne prendere la preziosa pelliccia - la caccia alle foche marine è la più ampiamente praticata al mondo, mentre i cacciatori e le industrie continuano a considerarla un'attività perfettamente sostenibile, umana e ben gestita. L'Italia, grazie alle azioni di denuncia portate avanti in questi anni dalla Lega antivivisezione (Lav), è fra i primi paesi dell'Unione europea ad aver già emanato una normativa nazionale di divieto di commercializzazione di tutti i prodotti derivati dalla foca, con misure temporanee in vista di una moratoria europea, a cominciare dal Decreto interministeriale del 2006 che ha introdotto una moratoria di fatto all'importazione e alla commercializzazione di pelli e derivati di foca. Il 15 marzo 2007 il Senato ha approvato una mozione che impegna il Governo a promuovere il divieto di importazione e commercializzazione dei prodotti derivanti dalla caccia alle foche e standard più elevati per gli animali negli allevamenti, oltre che a garantire il rispetto della normativa in materia di tutela della biodiversità e della fauna selvatica.