ALENA Admin
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| Titolo: Test scientifici sulla dannosità della carne Mar Ago 26, 2008 4:47 am | |
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UNA SERIE IMPRESSIONANTE DI TEST SCIENTIFICI A CONFERMA DELLA ESTREMA PERICOLOSITÀ DEL VELENO CARNE I test di massima velenosità
Negli Usa, la Commissione per le Malattie Cardiache (1970), la Commissione Parlamentare sull’Alimentazione (1977) e l’Accademia delle Scienze (1980), hanno dimostrato con dati inoppugnabili che la carne, assieme a tabacco ed alcol, è uno dei fattori più responsabili di mortalità nei paesi del benessere.
Nel Regno Unito, gli esperimenti dell’Università di Cambridge (dr Khaw e dr Welch) hanno dimostrato che l’unico modo di stare alla larga da cancro e cardiopatie è assumere almeno 5 volte più vitamina C naturale (e non sintetica), mediante un minimo di 5 pasti giornalieri al giorno di frutta al naturale.
I test antropologici sulle origini
Tutte le ricerche e i test antropologici dimostrano che l’uomo dei primordi si alimentava di bacche di ogni genere, di frutti e semi di ogni tipo, di granaglie e radici, di erbe e di miele. In certe circostanze sapeva pure ottenere dagli animali uova, latte e formaggi. Le carni in casi limitati furono sempre un cibo raro, sporadico, eventuale, rituale, festivo.
Nell’assieme, le ricerche dimostrano che l’uomo è nato ed è cresciuto nella storia come essere frutto-vegetariano.
I test del cibo-elettivo
Le due leggi di Graham sul cibo elettivo dimostrano che:
1) Esiste un rapporto preciso e definitivo tra costituzione fisica di un animale e il suo cibo elettivo,
ovvero il suo cibo normale e preferenziale
2) Il cibo elettivo è quello più adatto, quello che serve al meglio i suoi interessi biologici, psicologici,
conservativi e ambientali
I test delle scorie
Le recenti scoperte sul ruolo delle scorte indigeribili nell’alimentazione, o dei cosiddetti a-nutrienti,
hanno inferto un altro duro colpo alla teoria dell’onnivorismo umano.
Il tubo digerente extralungo dell’uomo necessita infatti di stimoli regolatori che favoriscano il movimento peristaltico.
Ebbene, la dieta frutto-vegetariana cruda ha queste capacità, mentre quella carnea e quella onnivora no. Le carni non lasciano scorie indigeribili, per le quali è invece predisposta e adatta l’intera capacità dell’intestino, soprattutto nella parte definita colon e crasso.
I test sull’acidità del crasso
L’intestino crasso, per funzionale al meglio, deve mantenere un ambiente acido e non alcalino.
Ebbene, frutti, grani, erbe e radici, che nella parte alta del tubo gastrointestinale hanno rilasciato correttamente residui alcalini che hanno mantenuto il sangue leggermente alcalino, nella parte bassa dell’intestino si ritrasformano quasi magicamente e rilasciano residui acidi (acido acetico, acido carbonico, acido lattico). Mentre carni, pesce, uova e latticini, che nella parte alta avevano rilasciato ceneri acide e quindi dannose, acidificando il sangue e provocando domande di calcio interno e causando osteoporosi e calcoli, nella parte bassa lasciano perfidamente residui alcalini, a dimostrazione di quanto e come essi siano dei non-cibi o meglio dei contro-cibi per l’uomo.
I test sulla fame (prova del fuoco di Frate Girolamo Savonarola)
I veri onnivori, quando sono affamati, sono attratti istintivamente e tramite fiuto da animali e da carogne animali, che vengono intesi come cibo immediato e di urgenza.
Questo non accade con l’uomo in genere, e con le donne e i bambini in particolare, nei quali è più forte e sentito il retaggio della vita secondo natura.
L’essere umano prova istintivamente ribrezzo e repulsione alla vista di ogni tipo di sangue e di ogni tipo di cadavere. Persino un uomo dedito alla trasgressione carnea, quando ha fame, sogna un piatto di pastasciutta, o un minestrone, o una pizza o una torta. La fame è del resto un fenomeno chimico originato proprio dalla carenza di carboidrati o zuccheri, non certo di proteine.
I test sul contenuto proteico del latte materno
Il contenuto proteico di ogni diverso tipo di latte, è la cartina di tornasole che sta a indicare la percentuale proteica approssimativa di cui quell’animale ha bisogno per mantenersi in salute.
Il latte materno della specie umana è caratterizzato da un contenuto proteico particolarmente basso, inferiore al 5 percento. Tale percentuale è assai simile a quella che si trova nella frutta e nella verdura allo stato naturale, che sono per l’appunto il vero e unico cibo di competenza dell’umanità.
I test sul rilascio di radicali liberi e sull’ossidazione cellulare
Le ricerche mediche e biochimiche di questi ultimissimi anni confermano come i cibi non elettivi, i cibi impropri, i cibi concentrati, i cibi animali, i cibi cotti, le bevande eccitanti, le bevande gassate, le bevande alcoliche, gli stili di vita sbagliati, siano tutti fonti di imperfezioni e disfunzioni organiche.
Disfunzioni organiche che portano ad avvelenamenti, a tossiemie, ad infiammazioni interne e, in ultima analisi, al rilascio di radicali liberi, a pericolosissimi stress ossidativi, capaci di provocare malessere, malattie e invecchiamento precoce.
I test sulla legge del nutriente minimo
Ogni buon dietologo, ogni biochimico responsabile sa che il corpo umano si appropria del minimo che gli serve di ciascun micro-nutriente tra quelli messi a sua disposizione. L’eccesso di una sostanza nutritiva sulle altre può solo causare deficienze a catena e disequilibri. Esistono rapporti corretti, compatibilità e incompatibilità, simpatie e avversioni precise tra le varie vitamine e i diversi minerali, per cui occorre necessariamente stare sui cibi naturali e complessi, rifuggendo da ogni versione concentrata e sintetica, rifuggendo il più possibile da integrazioni e supplementazioni che possano produrre effetti perversi e imprevedibili all’interno del nostro organismo. | |
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Numero di messaggi : 2765 Età : 59 Data d'iscrizione : 10.07.07
| Titolo: Re: Test scientifici sulla dannosità della carne Dom Set 28, 2008 8:16 pm | |
| Carne=Cancro. Ma questo nessuno lo scrive CHIARAMENTE | |
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ALENA Admin
Numero di messaggi : 2105 Età : 44 Data d'iscrizione : 14.07.07
| Titolo: Re: Test scientifici sulla dannosità della carne Mer Nov 12, 2008 9:11 am | |
| Parentesi integrativa al documento inerente l'equilibrio acido basico del sangue. Gli enzimi di origine animale, come la pancreatina, presentano delle limitazioni in quanto possono agire soltanto entro una gamma di Ph che va da 7,2 a 9,0, che è alcalina. Durante la digestione la concentrazione dell’acido dello stomaco scende fino a 2,0 – 3,0, questa è la ragione per cui gli enzimi di origine animale non riescono mai a digerire il cibo perché sono limitati al suddetto parametro alcalino. Gli enzimi di derivazione vegetale agiscono in una gamma di Ph assai più estesa che va circa da 2,0 a 12,0 e quindi ricopre i due parametri acido e alcalino e rende gli enzimi di derivazione vegetale ideali per la digestione anche in condizioni di Ph estreme risultando perfetti per la digestione di proteine, amidi e grassi: questa caratteristica conferisce loro un maggiore accesso di sostanze nel sangue, nella linfa e nei tessuti. Uno studio effettuato in Inghilterra ha rilevato che un piccolo quantitativo di lipasi acido-stabile derivata da fonti vegetali aveva la stessa efficacia di una dose 25 volte superiore di pancreatina di origine animale. (Nexus, n.52) | |
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| Titolo: Re: Test scientifici sulla dannosità della carne | |
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