LAC - LEGA ABOLIZIONE CACCIA
Comunicato dell'11 novembre 2008
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI VENEZIA CONDANNA LA CACCIA IN DEROGA AGLI UCCELLINI INSETTIVORI PROTETTI VOLUTA DALLA REGIONE VENETO.
ANDREA ZANONI PRESIDENTE DELLA LAC "L'ASSESSORE DONAZZAN DEVE IMPEGNARSI A PAGARE DI TASCA PROPRIA L'EVENTUALE MULTA DI CONDANNA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA. BASTA ALLA POLITICA DELLE PISPOLE IN CAMBIO DI VOTI".
Il Consiglio provinciale di Venezia, lo scorso 31 ottobre, ha approvato un ordine del giorno con il quale viene condannata la caccia in deroga approvata con la legge regionale 13 del 2008, dal consiglio regionale del Veneto, con la quale è stata autorizzata la caccia di uccellini protetti insettivori e canori come la Pispola, il Fringuello e la Peppola.
L'odine del giorno, presentato dalla consigliera provinciale Paola Farina, prende atto delle sentenze del TAR del Lazio n.4861/2008 e 1223/2008 che ha annulato l'accordo della conferenza delle regioni sulla caccia in deroga ed ha sollevato la questione di incostituzionalità della legge regionale del Veneto 13/2008.
Il consiglio Provinciale con l'odg numero 2008/ODG/00020 ha:
1) riconosciuto l'importante azione di difesa della fauna protetta alle associazioni Lega Abolizione Caccia e WWF che hanno promosso il ricorso al TAR del Lazio;
2) impegnato il presidente della giunta provinciale ad informare i cacciatori di questo importante pronunciamento del TAR del Lazio e ad allertare un'intensificazione dei controlli per "il rispetto della nuova situazione creatasi a tutela delle specie protette di fringuelli, peppole, pispole e storni".
Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto ha dichiarato: "L'assessore regionale alla caccia Donazzan dovrebbe prendere atto della totale sconfitta della sua politica di estremismo venatorio che vede il Veneto, unica regione d'Europa, concedere illegalmente la caccia ai piccoli uccellini insettivori protetti dalla Direttiva 409/79/CEE e utili all'agricoltura. Chiediamo all'assessore Donazzan che si assuma tutte le responsabilità di questa legge impegnandosi a pagare di tasca propria l'eventuale multa che la Corte di Giustizia Europea darà allo stato italiano per la violazione dell'articolo 9 della Direttiva 409/79/CEE a causa di queste leggine fatte solo a vantaggio di una esigua minoranza di cittadini armati con l'evidente intento di creare consenso elettorale. Non è giusto che tutti noi siamo chiamati a pagare queste multe quando queste leggi sono volute da tre o quattro politici veneti solo allo scopo di accumulare voti per mantenere le loro poltrone dorate. Ringrazio a nome della LAC la consigliera Paola Farina e il consiglio provinciale di Venezia augurandomi che entro breve anche le altre sei province del Veneto approvino un odg simile contro questa leggina che sta infangando il Veneto a livello europeo".
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