ALLARME SPARIZIONE GATTI DA OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO - FORSE DESTINATI AI LABORATORI TEDESCHI
GATTI DI NIGUARDA PORTATI IN GERMANIA . SOSPETTO VIVISEZIONE AIDAA PRESISPONE ESPOSTO E QUERELA CONTRO IL TRAFUGATORE
Milano (20 novembre 2007) Sarebbero almeno una cinquantina (ma c’è chi dice siano molti di più i gatti della colonia felina dell’ospedale Niguarda di Milano che nei mesi scorsi sarebbero stati catturati illegalmente da un dipendente del medesimo ospedale e trasferiti in Germania con la scusa della possibile adozione e in realtà molto probabilmente venduti a prezzi stratosferici a laboratori e quindi destinati alla sperimentazione farmaceutica e cosmetica. La denuncia raccolta dai vertici AIDAA nella serata conclusiva della giornata del gatto nero che si è svolta domenica a Milano ed alla quale hanno partecipato anche alcuni dipendenti dell’ospedale di Niguarda che hanno fornito dapprima pubblicamente e poi in via riservata al presidente AIDAA Lorenzo Croce ed al responsabile del settore tutela felini della stessa associazione
Francesco Corvino i dettagli di una situazione drammatica che và avanti da tempo e che ha visto sparire almeno una cinquantina di gatti in alcuni mesi catturati da una persona che lavora all’interno dello stesso ospedale e in maniera del tutto illegale li ha spediti in Germania ad una sua fantomatica zia che si occuperebbe poi di farli adottare nella loro nuova patria tedesca. Ma purtroppo è elevato il rischio che questi gatti siano finiti nei laboratori delle aziende chimiche, farmaceutiche e della produzione dei cosmetici tedesche o dirottare in alcune filiali situate nell’est Europa dove non ci sono controlli e dove i mici possono essere usati come cavie e sottoposti ai più crudeli esperimenti e torture che li portano quasi sempre ad una morte atroce. Il presidente dell’associazione italiana difesa animali ed ambiente ha immediatamente contattato i vertici dell’ospedale di Niguarda chiedendo un incontro con il direttore generale
dell’ospedale al fine di mettere a punto un piano di salvaguardia della colonia felina che vive nella cittadella ospedaliera milanese. Nello stesso momento è stato attivato l’ufficio legale di AIDAA diretto dall’avvocato Maria Morena Suaria per presentare un’esposto alla procura milanese in merito alla sparizione dei gatti dalla CA’ GRANDA e di predisporre una querela contro il responsabile materiale di tali sparizioni. “Il sospetto che i gatti non siano adottati dalla zia della persona in questione ma che finiscano dritti dritti in qualche laboratorio destinati alla sperimentazione o alla vivisezione animale in Germania- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- dove sappiamo che i gatti sono pagati profumatamente fino a cinquanta euro per esemplare sano. La denuncia pubblica arrivata domenica sera nel corso della serata conclusiva della giornata del gatto nero e la successiva chiacchierata con i dipendenti dell’ospedale ci hanno persuaso ad agire in tempi rapidi in diverse direzioni, io stesso oggi pomeriggio ho telefonato e richiesto via telefax un incontro con i vertici dell’azienda ospedaliera per affrontare in maniera adeguata la questione della presenza della colonia felina nell’ospedale dove oltre al furto di questi gatti si sono registrati anche episodi di morte violenta di alcuni esemplari della stessa colonia. In secondo luogo abbiamo deciso comunque di rivolgerci alle forze dell’ordine in quanto le colonie feline sono tutelate dalla legge 281 del 1991 e dalla successiva legge di recepimento della Regione Lombardia del luglio del 2006 che vietano qualsiasi intervento di asportazione dei gatti presenti nella colonia, asportazioni di per se comunque illegittime e sanzionabili, anche se il sospetto vero è che questi gatti siano venduti al mercato nero dei laboratori oltr’alpe”